“Le mazzate che mi rifilava”: l’episodio ‘al limite’ vissuto da Antonino Cannavacciuolo, lo chef ha raccontato ogni cosa in una intervista.
Antonino Cannavacciuolo compare tra gli chef più illustri e importanti della cucina italiana. E’ riuscito grazie ad impegno, sacrificio, lavoro e tanto amore ad arrivare dov’è oggi toccando grandi traguardi. In questi anni la sua fama è arrivata anche sul piccolo schermo. Infatti lo abbiamo visto in molti programmi e ancora oggi è così, come a Masterchef e a Cucine da Incubo.
E’ originario di Vico Equense e ha studiato alla scuola alberghiera. In seguito è diventato chef di alcuni ristoranti rinomati. A Capri ha avuto modo di lavorare al fianco del grande Gualtiero Marchesi approfondendo la sua esperienza. La sua Villa Crespi ospita tantissimi clienti e tutti sono molto soddisfatti. Proprio in questo periodo sul sito dell’hotel è possibile curiosare per scoprire il menù che propone per esempio a Capodanno. Sono tanti i piatti che potrete trovare e il costo per la cena del 31 dicembre è di 450 euro a persona.
Di recente il suo ristorante ha ottenuto la terza stella Michelin. Durante la cerimonia di premiazione che si è tenuta in Franciacorta lo chef è apparso visibilmente commosso e soprattutto felice del nuovo riconoscimento. Se oggi è riuscito ad arrivare dov’è è anche grazie ai sacrifici fatti e alle tante esperienze vissute. Proprio in riferimento alle ‘esperienze’ vissute che in una vecchia intervista a Il Corriere Antonino ha raccontato un episodio provato sulla sua stessa pelle.
Da pochissimo Villa Crespi, ristorante del grande chef Antonino Cannavacciuolo, ha ottenuto la terza stella Michelin. Il riconoscimento gli è stato conferito durante la cerimonia di premiazione in Franciacorta. Lo chef è apparso abbastanza commosso e ovviamente felice del nuovo traguardo. Sappiamo molto di lui dato che in questi anni abbiamo avuto modo di conoscerlo e di apprezzarlo ma non tutti sanno di questo ‘episodio’ vissuto sulla sua stessa pelle.
In una vecchia intervista a Il corriere della sera, Cannavacciuolo ha raccontato la fatica fatta per arrivare ai livelli di oggi e ha poi svelato: “Sono andato a lavorare in cucina a 13 anni e mezzo. La notte tornavo a casa con spalle e braccia blu per le mazzate che mi rifilava uno chef. Mia mamma voleva protestare”, ha spiegato.
A differenza di sua madre, il padre diceva: “Se gliele ha date, significa che se le meritava”. Antonino ha anche spiegato che suo padre è sempre stato molto severo. Quando aveva la febbre per la fatica lo mandava a dormire in macchina. Soltanto una volta, dice, lo portò in ospedale, perchè aveva le gambe gonfie.
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