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Un neonato deve per forza fare il ruttino dopo mangiato? Cosa c’è da sapere

Published by
Martina Petrillo

Il neonato deve per forza fare il ruttino dopo aver mangiato? Forse non tutti lo immaginano, ma c’è una cosa importante da sapere.

Dopo aver ampiamente delineato i motivi che spingono un neonato a piangere disperato, non possiamo non occuparci di un altro aspetto comune a tutti: il ruttino! Chi è da poco diventato genitore è convinto che il piccolo debba per forza farlo per fargli intendere di aver digerito e di non avere aria in pancia, ma è davvero così? Ecco cosa abbiamo appena scoperto in merito.

Come fare ruttino neonato – universomamma

Il ruttino del neonato appena terminata la poppata, come dicevamo poco fa, è sintomo di una sua corretta digestione. E di una totale assenza di aria in pancia, che – se non espulsa – può provocargli fastidio e dolore e sfociando in una crisi di pianto. Alla luce di questo, quindi, è indispensabile permettere al piccolo di eruttare? O, per meglio dire, è indispensabile ‘costringere’ il piccolo a compiere un’operazione del genere? A svelare ogni cosa nel minimo dettaglio, è stato il pediatra Michele Torella su Uppa. Che cosa ha detto l’esperto su questo argomento? Vi diremo ogni cosa, ma vi anticipiamo che quello che vi diremo vi lascerà davvero senza parole.

È indispensabile far fare il ruttino al neonato?

In tanti credono che far fare il ruttino al neonato sia indispensabile, ma se vi dicessimo che non è così? Certo, come dicevamo poco fa, eruttare è sicuramente importante, soprattutto quando si è così piccini, ma secondo il pediatra Michele Torella non è una cosa che bisogna far fare per forza al piccolo. Soprattutto coloro che sono allattati col biberon, infatti, non ingurgitano una grossa quantità di aria. E, quindi, non sentono l’impellente esigenza di fare il ruttino subito dopo aver poppato. Discorso completamente differente, invece, per quei bambini che mangiano velocemente e voracemente. Facendo così, infatti, la quantità di aria che assumono è decisamente maggiore. Ed è normale che dopo vogliano liberarsi.

Cari genitori, fate molta attenzione: non è detto che il piccolo possa fare il ruttino dopo aver mangiato. Può capitare, infatti, che la poppata abbia bisogno di una pausa per permettere al piccolo di eruttare. Se durante la poppata, quindi, notate che il neonato inarca la schiena, gira la testa e scoppia a piangere, sappiate che ha bisogno di liberarsi.

Quali sono le migliori posizioni per fare il ruttino?

Alla luce di quanto detto sopra, non possiamo non svelarvi quali sono le migliori posizioni che il neonato può adottare per fare il ruttino. Come fa sapere il pediatra su Uppa, infatti, il piccolo potrebbe essere assumere tre diverse posture. Eccole tutte:

  1. Subito dopo la poppata, il neonato può essere messo in posizione verticale con la testa appoggiata sulla nostra spalla. Una nostra mano, ovviamente, gli sorreggerà la testa. L’altra, invece, gli darà qualche piccolo colpetto sulla schiena. Fate molta attenzione, però: c’è la possibilità che in questa posizione, il piccolo possa vomitare. Il consiglio dell’esperto, quindi, è quello di coprire la spalla con una piccola asciugamina;
  2. Terminato il pasto, il piccolo può essere messo sul nostro grembo seduto di profilo. Una nostra mano, ovviamente, sarà di supporto al petto e alla testa. L’altra, invece, darà piccoli colpetti;
  3. Infine, una volta finito di ciucciare, il bebè può essere messo steso a pancia in giù sul nostro grembo mentre una nostra mano gli massaggia la schiena. Il pediatra, però, consiglia di non prendere in considerazione questa posizione con quei piccoli tendenti a vomitare facilmente.

Si tratta, da come si può chiaramente comprendere, di posizioni facili da assumere e che potranno essere utilissime al piccolo.

Posizioni ruttino bebè – universomamma
Martina Petrillo

Laureata in Filologia Moderna, mi sono imbattuta nel magnifico mondo del giornalismo nel lontano 2018 e da quel momento non mi sono mai più allontanata. Appassionata di spettacolo, lifestyle e cucina, mi ritengo una persona molto decisa e con le idee abbastanza chiare sul futuro. “Ad maiora” é il mio motto perché nella vita bisogna sempre puntare in alto!

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