Bambini e nonni, un rapporto emotivo che è fondamentale per la crescita e lo sviluppo emotivo dei piccoli; oggi uno studio ci rivela qualcosa di meraviglioso.
Molti genitori hanno e hanno avuto la fortuna di poter lasciare i figli ai nonni, per lavoro e anche ovviamente per affetto. Uno studio è andato oltre alle dinamiche che conosciamo e ha dimostrato scientificamente come sia profondo il rapporto affettivo tra nonni e nipoti.
Alcuni esperti hanno voluto confutare ciò che a livello sentimentale sappiamo tutti, ovvero che tra nonni e nipoti si innesca un rapporto molto stretto a livello emotivo. Per farlo, hanno effettuato dei veri e propri test, ed ecco cosa è emerso.
Un team di ricercatori di esperti e antropologi della Emory University ha effettuato uno studio su 50 soggetti adulti, che erano anche nonni.
Studiando i comportamenti quotidiani, come lo stare insieme a guardare foto, giocare o studiare, i ricercatori hanno compreso (e poi dimostrato) che i nonni instaurano un legame molto empatico coi loro nipoti.
In pratica, se ad esempio un bambino sta provando gioia, anche i nonni capiscono subito il sentimento del loro nipote. Lo stesso vale per tutti gli altri sentimenti, ovvero rabbia e tristezza, per citarne alcuni.
Un esperimento in particolare ha riguardato l’azione di guardare delle foto tutti insieme, nipoti e nonni, e tramite una scansione cerebrale gli scienziati hanno visto qualcosa di veramente meraviglioso. In pratica, mentre il nonno era in compagnia del nipote, aveva delle reazioni del cervello ben precise: come se si “accendesse” quella parte deputata all’empatia.
Lo studio ha riguardato anche altri tipi di test, soprattutto domande ai nonni per capire che tipo di rapporto avessero coi loro nipoti, quanto tempo vi passassero insieme e quanto affetto provassero per loro.
Ma non è tutto: oltre ad aver “catturato” la funzione del cervello che si “accende” con l’amore e l’empatia, i ricercatori hanno potuto dimostrare che, soprattutto le nonne, dimostrano addirittura più empatia verso il loro nipote che quella del padre verso il loro figlio.
A livello cerebrale sicuramente accade qualcosa di molto forte, e questo studio ha potuto “misurare” l’empatia e la dedizione, ma forse lo si sapeva già e la ricerca ha semplicemente aggiunto un tassello. Certamente studi come questo portano a porsi molte domande su quanto l’amore sia importante ma anche e soprattutto una funzione presente nel nostro DNA, che magari ci è servita e ci serve per sopravvivere ed evolvere.
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