Il linguaggio sta cambiando con la generazione Z, ecco come capire i sogni di chi è nato tra il 1995 e il 2010.
Nonostante ci siano tutte le possibilità di utilizzare la lingua italiana per riferirsi a qualsiasi cosa, è ormai penetrata con violenza la “necessità” di utilizzare forestierismi per la qualunque.
Un modo per non utilizzare il nostro lessico e sembrare più alla moda? Il voler confondere, chiamando ciò che ha un corrispettivo termine italiano con un altro inglese o di altre lingue? Insomma, i social hanno aperto le danze e ora non serve lottar contro i mulini a vento, ma capire a che cosa si riferiscano gli appartenenti della generazione Z quando usano determinate terminologie.
Scrollando i social, guardando la tv, parlando con quell’amico, il figlio “di”, il nipote… Insomma ci si ritrova ad ascoltare termini strani, con tutto che sembra riportare a lemmi sino a poco tempo fa sconosciuti.
Try on haul. Lo sentiamo nominare spesso da coloro che si fanno chiamare influencer (altro termine che sta ad indicare coloro i quali influiscono sul pensiero altrui – in quanto a moda, lifestyle, tech, ecc. – in video o altro. Haul non significa altro che bottino, pertanto si tratta di video o blog che mostrano il proprio bottino di acquisti. Try on haul dell’ultima collezione del marchio “x”, vuol dire mostrare gli ultimi capi acquistati e disponibili appunto di quel determinato brand.
“Essere in loop, dirlo in loop”. Questo termine, “loop”, viene dal linguaggio informatico e sta ad indicare una serie reiterata di azioni. Vien da sé che con la frase “essere in loop o dirlo in loop” ci si riferisca a chi pensa sempre alla stessa cosa, quasi come se fosse ossessionato o comunque ribadisce di continuo lo stesso concetto.
Ghostare, o fare ghosting. Significa “sparire” come un fantasma all’improvviso. Ciò succede soprattutto in questa era costellata da messaggistica istantanea e rapporti tramite social. All’improvviso si sparisce, lasciando nessuna traccia né spiegazione. Ovviamente si tratta di un atteggiamento diffuso dai giovani e visto come segno negativo di non interesse.
Cringe. Un termine che vuole indicare una persona, situazione, cosa imbarazzante, fuori luogo. Spesso si sente dire dai giovanissimi e da chi ama i forestierismi “social” frasi del tipo “quanto è cringe…”. Ebbene, “to cringe” significa letteralmente accovacciarsi a causa di qualcosa di imbarazzante e allo stesso tempo divertente, assurdo quasi.
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