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Gestosi in gravidanza: non sottovalutarla! I sintomi e i rischi per te e il tuo bebè

Published by
Loriana Lionetti

La gestosi, o preeclampsia, è una condizione che incute timore nelle donne incinte, essendo uno dei disturbi ipertensivi specifici della gestazione.

Colpisce circa il 5% delle donne incinte e può portare a conseguenze gravi per la madre e il feto se non viene identificata e curata in tempo.

Nonostante le cause precise della gestosi siano ancora un enigma per gli scienziati, si ipotizza che un’anomalia nello sviluppo della placenta sia il fattore scatenante. Questo problema può interferire con il trasferimento di nutrienti e ossigeno dal corpo della madre a quello del bambino, influenzando negativamente la crescita del feto.

Gestosi i sintomi

I sintomi della gestosi variano in intensità e possono includere ipertensione arteriosa, forti mal di testa, offuscamento della vista, nausea e vomito intensi, dolore allo stomaco, aumento improvviso di peso, presenza di proteine nelle urine, alterazioni degli esami del sangue, riduzione delle piastrine nel sangue e gonfiore di viso, mani o piedi.

Un esempio concreto è il caso di Martina, che alla 36^ settimana di gravidanza ha sperimentato gonfiore e pesantezza alle gambe. Nonostante questi sintomi, un controllo ha mostrato valori pressori normali, rassicurandola sul fatto che il gonfiore agli arti inferiori, in assenza di ipertensione, è comune negli ultimi trimestri e generalmente non preoccupante.

Il trattamento della gestosi si concentra sul monitoraggio costante della salute di madre e feto fino a quando non sarà sicuro procedere con il parto. Questo include controlli regolari della pressione arteriosa, analisi del sangue, esami delle urine e ecografie periodiche. In alcuni casi, può essere necessario l’uso di farmaci anti-ipertensivi compatibili con la gravidanza.

La prevenzione è fondamentale, soprattutto per le donne con fattori di rischio come ipertensione pre-gestazionale o precedenti episodi di preeclampsia. L’uso profilattico di cardioaspirina a basso dosaggio e l’adozione di uno stile di vita sano, con esercizio fisico regolare e una dieta mediterranea, possono ridurre significativamente il rischio di sviluppare questa condizione.

Le complicanze associate alla gestosi, come la crescita intrauterina ritardata, il parto prematuro e gravi disfunzioni d’organo nella madre, richiedono attenzione immediata e, in alcuni casi, il parto anticipato.

È essenziale che ogni donna incinta sia informata sui potenziali segnali d’allarme della gestosi e pronta a collaborare con i professionisti sanitari per assicurare la migliore assistenza possibile a sé stessa e al proprio bambino in arrivo.

Loriana Lionetti

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