Il bambino vuole solo la sua mamma? La motivazione è semplicissima

Se il tuo bambino sembra cercare solo la mamma, non c’è nulla di strano: la spiegazione è naturale e più semplice di quanto pensi.

In un mondo in cui le relazioni umane si intrecciano in modi sempre più complessi, la connessione tra madre e figlio rimane uno dei legami più intensi e misteriosi.

Questo legame, che si forma sin dai primi istanti di vita, attraversa diverse fasi, alcune delle quali possono suscitare perplessità e interrogativi. Una di queste fasi si verifica attorno agli otto mesi di vita del bambino, un periodo in cui il bebè manifesta una preferenza quasi esclusiva per la madre, rifiutando spesso il contatto con altre persone, anche familiari.

Questo comportamento, lungi dall’essere un capriccio o un segno di eccessiva dipendenza, è in realtà un passaggio normale e fondamentale nella crescita del bambino. Ma cosa scatena questa fase? E come possono i genitori e i familiari gestirla al meglio?

Le radici dell’ansia da abbandono della mamma

La preferenza esclusiva del bebè per la madre può essere ricondotta a quello che gli esperti definiscono come “ansia da abbandono”. Questo fenomeno si verifica quando il bambino inizia a riconoscere la madre come un individuo distinto da sé stesso, ma non ha ancora sviluppato la capacità di comprendere che, anche se non visibile, la madre continuerà a esistere e a tornare da lui.

Questa paura di perdere la figura più importante della sua vita lo porta a cercare la sua presenza costante, a volte rifiutando qualsiasi contatto con gli altri. È un meccanismo di difesa naturale, che riflette il bisogno del bambino di sentirsi sicuro e protetto.

Parallelamente all’ansia da abbandono, si sviluppa anche l’“angoscia dell’estraneo”, un fenomeno per cui il bambino inizia a distinguere chiaramente tra persone e ambienti familiari e non. Questo può portare a una diffidenza verso chi non fa parte del nucleo stretto familiare, inclusi parenti che non vede regolarmente.

Questa fase richiede una gestione delicata da parte della madre e degli altri familiari. È fondamentale che la madre rassicuri il bambino, mantenendo un contatto costante, ma è altrettanto importante che incoraggi gradualmente il bambino a interagire con gli altri. Questo può avvenire attraverso brevi periodi di separazione, durante i quali il bambino può rimanere con altri familiari o amici, aumentando progressivamente la durata di queste separazioni.

Consigli pratici per la mamma includono la necessità di rimanere fisicamente vicina al bambino in situazioni potenzialmente stressanti, come le visite dal pediatra, e di preparare il bambino con anticipo a eventuali cambiamenti, come il rientro al lavoro o l’inizio dell’asilo. Questo approccio graduale aiuta il bambino a costruire una sensazione di sicurezza anche in presenza di altre figure di riferimento.

In conclusione, la fase in cui il bebè vuole solo la mamma è un passaggio cruciale che sottolinea l’importanza del legame madre-figlio. Tuttavia, è anche un periodo che richiede comprensione, pazienza e strategie mirate per assicurare che il bambino possa sviluppare relazioni sicure e positive anche con gli altri. La chiave sta nel bilanciare la necessità di sicurezza e conforto del bambino con l’importanza di esplorare il mondo esterno e di costruire relazioni significative al di fuori del nucleo familiare.

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