La pelle prima, durante e dopo la gravidanza: cosa aspettarsi e come prendersene cura

La gravidanza è un viaggio intenso, trasformativo, e straordinariamente unico. Oltre ai cambiamenti emotivi e psicologici legati all’attesa di una nuova vita, il corpo della donna si modifica profondamente anche a livello dermatologico.

Per alcune donne, la gravidanza rappresenta il periodo in cui la pelle è al massimo del suo splendore. Per altre, invece, può diventare un momento in cui compaiono alterazioni fastidiose o inestetismi, spesso causati da sbalzi ormonali, modificazioni vascolari e meccaniche, e dalla forte espansione dei tessuti cutanei.

Ne parliamo con la Dott.ssa Fulvia Corvasce, farmacista specializzata in dermocosmesi per la maternità:

«È fondamentale comprendere che i cambiamenti della pelle sono fisiologici, e in larga parte temporanei. Con una skincare mirata, dolce e sicura, è possibile non solo prevenire molti fastidi, ma anche vivere con maggiore serenità tutte le fasi della gravidanza e del post-parto».

Problematiche cutanee durante la gravidanza: cosa può accadere alla pelle

Durante i nove mesi di gestazione, il corpo femminile si adatta a una nuova condizione, con conseguenti effetti sulla pelle, che può diventare più sensibile, reattiva o soggetta a inestetismi. Vediamo i principali:

Melasma o cloasma gravidico

Macchie scure sul viso, tipicamente su guance, fronte e labbro superiore. Sono causate dall’aumento della melanina per effetto degli estrogeni. Non sono pericolose, ma possono impattare sull’autostima.
Protezione solare quotidiana SPF 50+ è il miglior alleato.

Linea nigra

Una linea scura verticale che si estende dal pube all’ombelico o fino al petto. È assolutamente fisiologica e tende a schiarirsi dopo il parto.

Secchezza e prurito

La pelle si distende per far spazio al bambino, e questo può causare secchezza e prurito soprattutto su seno, addome e fianchi. L’idratazione è fondamentale: creme elasticizzanti e nutrienti vanno applicate con costanza, anche più volte al giorno.

Sensibilità cutanea aumentata

Molte donne sviluppano intolleranza a prodotti cosmetici abituali. Meglio optare per formulazioni ipoallergeniche, senza profumo, testate per l’uso in gravidanza.

Acne e pelle grassa

In particolare nel primo trimestre, gli ormoni stimolano la produzione di sebo. Si può intervenire con detergenti delicati ma efficaci, esfoliazioni settimanali e prodotti non comedogeni.

Vene varicose e vene a ragnatela

La maggiore pressione venosa, insieme all’aumento di volume sanguigno, può portare alla comparsa di vene varicose, soprattutto sulle gambe. È consigliabile:

  • Evitare di stare troppo tempo in piedi o sedute
  • Usare calze contenitive
  • Fare brevi passeggiate quotidiane

Un’ottima integrazione alla routine quotidiana è l’uso di un trattamento drenante e tonificante come la Crema Gambe e Glutei Dermomamma, studiata per:

  • contrastare la sensazione di gonfiore e pesantezza
  • migliorare il microcircolo
  • idratare e rassodare la pelle delle zone più soggette a ritenzione idrica

«Questa crema è un valido aiuto per tutte le future mamme che desiderano sentirsi più leggere e migliorare il tono cutaneo in modo sicuro, anche durante i mesi più avanzati della gravidanza», conferma la Dott.ssa Corvasce.

Cellulite e pelle a buccia d’arancia

Molto frequente a causa della ritenzione idrica e del rallentamento circolatorio. Anche qui è essenziale l’uso di cosmetici senza caffeina e ingredienti controindicati, formulati appositamente per la gravidanza.

Smagliature

Appaiono soprattutto su addome, seno, fianchi e cosce. Prevenirle è possibile con un trattamento costante, a base di oli e creme elasticizzanti, da applicare 1-2 volte al giorno fin dai primi mesi.

Problematiche cutanee dopo la gravidanza: il corpo si riassesta

Anche dopo il parto, la pelle continua a cambiare. Il rientro dell’assetto ormonale, l’allattamento e la fatica fisica incidono ancora sull’equilibrio cutaneo.

Persistenza di macchie scure (melasma)

Possono durare mesi. Oltre alla protezione solare, l’uso di creme schiarenti sicure per l’allattamento, consigliate da un esperto, può aiutare a uniformare il tono della pelle.

Smagliature e texture irregolare

Le smagliature già comparse tendono a schiarirsi col tempo. Alcuni trattamenti dermocosmetici possono migliorarne l’aspetto, ma è importante accettare il tempo di guarigione della pelle.

Pelle rilassata e flaccida

La perdita di tonicità, soprattutto sull’addome, è naturale dopo l’espansione dei tessuti. Una buona idratazione, esercizi mirati e l’uso di prodotti rassodanti delicati, come la Crema Gambe e Glutei Dermomamma, aiutano a recuperare tono gradualmente.

Caduta dei capelli post parto

Conosciuto come effluvio telogen, si verifica di solito tra i 2 e i 4 mesi dopo il parto. È temporaneo e autolimitante. Una dieta equilibrata e trattamenti delicati possono supportare la ricrescita.

Irritazioni ai seni durante l’allattamento

Rossore, screpolature e sensibilità sono comuni. Mantenere la zona asciutta, usare creme protettive compatibili con l’allattamento e reggiseni traspiranti può prevenire disagi.

Infiammazioni e dermatiti da contatto

Lo stress, la fatica e i cambiamenti ormonali possono provocare eczemi e irritazioni. Meglio ridurre al minimo l’uso di prodotti profumati o aggressivi, e prediligere creme lenitive.

Cicatrici da parto cesareo

La cura della cicatrice va seguita con attenzione: idratazione, protezione solare, e prodotti che stimolino la rigenerazione cutanea sono fondamentali per un recupero estetico e funzionale ottimale.

La pelle racconta la maternità, accoglila con cura e rispetto

Ogni donna vive il proprio corpo in modo diverso durante e dopo la gravidanza. Le trasformazioni della pelle sono parte integrante di questo meraviglioso cammino, e non devono essere vissute con allarme, ma con consapevolezza e dolcezza.

«La beauty routine in gravidanza non deve essere complicata: pochi gesti essenziali, prodotti sicuri e mirati, e tanta costanza. Ricordiamoci che il corpo ci sta accompagnando in un’esperienza unica: merita attenzione e gratitudine» – conclude la Dott.ssa Corvasce.

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