Neonati ricoverati con gravi deficit, i pediatri: attenzione alla dieta in gravidanza

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Alimentazione in gravidanza (iStock)

Neonati ricoverati con gravi deficit, i pediatri: attenzione alla dieta in gravidanza. Sotto accusa il regime alimentare vegano.

I pediatri hanno lanciato l’allarme sulla dieta in gravidanza: no ai regimi vegani che mettono a rischio la salute del neonato. Un avvertimento già contenuto in numerosi studi scientifici e che ora è stato rilanciato a seguito del ricovero in ospedale di due neonati per gravi deficit nutrizionali.

Neonati ricoverati con gravi deficit: colpa della dieta vegana

L’allarme è sorto a seguito di due casi di cronaca verificatesi a distanza di pochi mesi che hanno preoccupato i medici: due neonati sono stati ricoverati in ospedale per gravi deficit causati da carenze nutrizionali.

I casi si sono verificati in Veneto, in provincia di Treviso, e sono avvenuti negli ultimi otto mesi. Due bambini sono finiti in ospedale a sei mesi di distanza dalla nascita con un grave deficit di vitamina B12. I bambini presentavano i seguenti sintomi:

  • stanchezza
  • gravi difficoltà motorie: faticavano a stare seduti, a sorreggere la testa e a coordinare i movimenti.

Per i medici non ci sono dubbi, queste condizioni erano state provocate dalla dieta vegana condotta dalle madri durante la gravidanza. Una dieta fai da te, nel seguire la quale le donne incinte non si erano preoccupate della carenza di vitamina B12.

I bambini sono stati ricoverati all’ospedale di Ca’ Foncello. Al quotidiano la Tribuna di Treviso il primario della Pediatria, Stefano Martelossi, ha riferito: “I bambini accusavano sintomi di stanchezza e gravi difficoltà motorie: faticavano a stare seduti, a sostenere bene la testa e a coordinare i movimenti”. Così si è reso necessario il ricovero in ospedale, durante il quale sono state approfondite le cause. “Queste mamme erano del tutto ignare della pesante carenza di vitamina B12 alla quale hanno esposto i loro piccoli ed anche se stesse durante la gestazione”.

Le conseguenze avrebbero potuto essere ben peggiori, se pensiamo che la carenza di vitamina B12 è uno dei fattori di rischio della spina bifida.

La vitamina B12 è contenuta negli alimenti di origine animale e chi segue una dieta vegana, anche non in gravidanza, deve integrarla con supplementi. La carenza di questa vitamina all’inizio non dà sintomi, ma le conseguenze possono essere molto gravi soprattutto nei bambini. Come danni neurologici irreversibili.

I casi dei due neonati riguardano due bambini nati sani, con parto regolare. I problemi però si sono manifestati in seguito, quando i due neonati hanno iniziato a manifestare un grave ritardo nello sviluppo motorio. La diagnosi dei loro problemi è deficit materno di vitamina B12.

Proprio di recente, gli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze avevano messo in guardia sulle conseguenze della dieta vegana in gravidanza. Gli esperti dei due ospedali, tramite lo screening neonatale, avevano individuato nelle diete sbagliate delle madri una delle cause del deficit di vitamina B12 nei bambini. Un fenomeno purtroppo in aumento, che è passato da 42 casi nel 2015 ai 126 del 2016, triplicato in un anno.

Il professor Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale e Malattie infettive all’ospedale Bambino Gesù di Roma è stato chiaro: “La vitamina B12 è fondamentale per lo sviluppo del sistema nervoso centrale, un carburante di cui i bambini non possono fare a meno”.

“La vitamina B12, o cobalamina, è contenuta negli alimenti di origine animale, ha un importante ruolo nello sviluppo del sistema nervoso centrale e il suo fabbisogno aumenta in gravidanza. Se la madre non ne assume abbastanza, o peggio non ne assume affatto, può creare al neonato danni neurologici già in utero, che proseguono e peggiorano nei mesi successivi, con l’allattamento”, ha spiegato Carlo Dionisi Vici, responsabile dell’Unità operativa complessa di patologia metabolica dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma.

Oltre alla dieta vegana, quella non contempla nessun alimento di origine animale, ha fattori di rischio anche la dieta vegetariana.

I rischi li aveva sottolineati già la Società Italiana Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), affermando, sulla base di studi scientifici che le vegetariane e vegane non vanno bene per i bambini né per le donne in gravidanza.

A queste conclusioni aveva risposto la Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana SSNV sostenendo, al contrario, che le diete a base vegetale, vegetariana e vegana, sarebbero “adatte a qualsiasi età e fase della vita, comprese la gravidanza, lo svezzamento e l’infanzia, non solo l’età adulta”. Comunque con l’assunzione di un integratore di vitamina B12.

I recenti casi di cronaca, tuttavia, mostrano quanto siano rischiose le diete esclusivamente vegetali. Sicuramente nei casi dei due neonati le madri non erano adeguatamente informate, tuttavia se i medici dei principali ospedali pediatrici italiani avvertono che i regimi alimentari vegani e vegetariani non sono indicati nelle donne in gravidanza e nei neonati, forse è meglio ascoltarli.

Che ne pensate unimamme? Siete d’accordo con i pediatri?

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