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Terzo mese di vita del bambino: le tappe dello sviluppo, consigli e dubbi delle mamme

Finalmente avete cominciato a ingranare davvero nel gestire il vostro cucciolo e, anche se a volte vi sembra duro, sappiate che la fine di questo terzo mese rappresenta un punto di svolta nella crescita del piccolo. Il periodo del puerperio termina e anche i pasti del bimbo sono un po’ più regolari.

Il terzo mese di vita del bambino

Nel momento in cui il vostro bimbo compirà tre mesi si sarà trasformato da una creatura completamente dipendente da voi a un infante attivo e reattivo. Perderà alcuni dei riflessi tipici del neonato acquisendo un controllo volontario del corpo. Trascorrerà ore a guardarsi le mani e ad osservare i propri movimenti.

Sviluppo del bambino nel terzo mese

  1. capacità motorie: il collo del vostro piccolo si rafforza, quando lo sollevate la testa dovrebbe traballare poco o per niente. Dovrebbe avere abbastanza forza da sostenere testa e petto mentre è a pancia in giù e abbastanza forza nelle gambe da stirare le gambe e tirare calci. Inoltre apre e chiude le mani, preme in giù le gambe quando queste sono posate su una superficie solida, porta le mani alla bocca, sgraffigna le cose e fa pendere gli oggetti, afferra e scuote i giochi con le mani
  2. capacità visuali e uditive: guardano intensamente i volti, seguono il movimento degli oggetti, riconoscono oggetti familiari e le persone a distanza, iniziano ad usare mani e occhi coordinati, sorridono al suono della vostra voce, cominciano a balbettare, cominciano a imitare alcuni suoni, voltano la testa nella direzione del suono
  3. capacità sociali ed emotive: cominciano a sviluppare un sorriso sociale, si divertono a giocare con le altre persone e a volte piangono quando il gioco finisce, diventano più comunicativi esprimendosi con il volto e il corpo, imitano alcuni movimenti ed espressioni facciali
  4. sonno: il sistema nervoso del vostro bimbo sta maturando e nel suo stomaco ci può essere più latte e formula. Questo dovrebbe consentire al bimbo di dormire per 6 o 7 ore alla volta. Se il piccino sveglia durante la notte aspettate almeno 30 secondi prima di intervenire. Se accorrete subito il bambino non imparerà mai a riaddormentarsi da solo. Se dovete accorrere in camera sua nel cuore della notte limitatevi alle cose essenziali. Nutritelo e cambiategli il pannolino al buoi e poi rimettetelo nella culla. Il suo riposo ora dovrebbe seguire una routine. Molti bimbi fanno pisolini di 1 o 2 ore
  5. comunicazione: il vostro bambino sta diventando un essere umano unico. I piccoli escono dal loro guscio e iniziano a reagire e relazionarsi con il mondo. Questo si traduce nell’interagire e sorridere alle persone. Il pianto non è più l’unico strumento di comunicazione. Solitamente non piangono più di 1 ora al giorno. Se il pianto è eccessivo magari il piccino potrebbe avere problemi di reflusso. Il bebè emette suoni vocali come “oh” e “ah”. Coinvolgetelo nella conversazione con frasi come: “ora ti cambio il pannolino”, oppure “è arrivato il momento del pranzo”. Il piccolo vi guarderà rapito e cercherà di imitare i vostri suoni.

Consigli per le mamme

In tanti vorranno darvi consigli  su diversi campi, come il riposo del bambino, ecc… ascoltateli ma fidatevi del vostro istinto prima di tutto.

  1. se il bambino si ammala: il bebè potrebbe avere il suo primo raffreddore o malanno, si tratta di qualcosa che capita, dopotutto stanno sviluppando il sistema immunitario. Se il piccolo è malato fategli fare un controllo dal medico che sarà lieto di aiutarlo a guarire
  2. latte: a questo punto il bambino dovrebbe ormai aver preso un buon ritmo con l’allattamento, circa ogni 4 o sei volte nell’arco delle 24 ore. Prima di offrirgli il seno accertatevi che stia davvero piangendo perché affamato. Potrete verificarlo dalla forza con cui succhia, se invece gli state dando la formula probabilmente dovrete aumentare le dosi. Se termina completamente il biberon vuol dire che magari ne prenderebbe di più, se ne avanza un po’ invece no. Non forzateli però a finire tutto
  3. leggere al bambino: non pensate che il bebè sia ancora troppo piccolo per leggergli qualcosa. Lui è sempre alla ricerca di stimoli e attenzioni. Gli esperti sostengono che non è mai troppo presto per incoraggiare capacità di comprensione e ascolto.

Quando preoccuparsi

Anche se ogni bambino si sviluppa a suo modo e al suo ritmo, il mancato raggiungimento di determinati obiettivi può segnalare problemi di salute o di sviluppo che richiedono attenzione. Se si nota uno dei seguenti segnali di allarme nel vostro bambino a questa età, discuterne con il pediatra:

  1. non risponde a suoni forti
  2. non segue con gli occhi gli oggetti in movimento 
  3. non afferra e trattiene gli oggetti
  4. non sorride alle persone
  5. non sostiene la testa
  6. non raccoglie i giocattoli
  7. non emette suoni
  8. ha difficoltà a spostare uno o entrambi gli occhi in tutte le direzioni
  9. incrocia gli occhi la maggior parte del tempo (se avviene occasionalmente è normale nei primi mesi)
  10. non presta attenzione a volti nuovi o ne sembra spaventato

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