Quando recarsi in ospedale e cosa portare?

Borsa con neonato

Cara amica, è bene ribadire sinteticamente l’occorrente da predisporre nella borsa per l’ospedale, chiarendoti inoltre che potrai trovare ulteriori indicazioni leggendo anche  l’articolo  La valigia per l’ospedale come prepararla” già pubblicato sul sito.

Quando scegliamo la struttura ospedaliera o la clinica presso cui partorire, è opportuno che il personale sanitario ci dia delle indicazioni sull’occorrente per il ricovero.

Quasi tutte sappiamo che la cosiddetta “borsa del parto” si dovrebbe già preparare dal settimo mese in poi, io per scaramanzia me ne sono occupata solo al nono mese… 🙂

Il personale medico ed ostetrico, dicevamo, ci darà tutte le indicazioni sul cambio della gestante come:

1.  camicie da notte, almeno 2;

2.  assorbenti “dopo-parto”;

3.  sapone per l’igiene intima e tutto l’occorrente (spazzolino, dentifricio, salviette…) per la cura della propria igiene personale;

4.  reggiseni per l’allattamento;

5.  documenti di identità;

6.  tessera sanitaria;

7.  per le straniere dei paesi appartenenti all’Unione Europea, la Tessera TEAM/ENI, mentre per le donne Extracomunitarie e senza permesso di soggiorno, il Codice STP (Stranieri Temporaneamente Presenti) rilasciato dalle Strutture ISI (Informazione Salute Immigrati). Per meglio approfondire, consigliamo un altro articolo pubblicato sul sito dal titolo “Sono una mamma straniera. Ecco degli utili consigli per affrontare le visite“.

In merito al bambino sarà sempre la struttura scelta che ci consegnerà un foglio contente la descrizione dei cambi per i cuccioli, differenziandoli a seconda della stagione estiva o invernale.

Circa quando recarsi in ospedale, alla gestante è consigliato:

  • solo quando le contrazioni sono ormai regolari, da almeno un paio d’ore;
  • se rompiamo le acque ed il colore è scuro, come ad esempio verde o marroncino;
  • se vi sono delle perdite di sangue.

 

In tutti gli altri casi, se la mamma ha paura o è in confusione, consigliamo di contattare il ginecologo/ostetrica che l’hanno seguitoa durante la gravidanza, o se preferisce, di recarsi comunque in ospedale.

Importante è ricordare: niente panico! Non solo per la mamma, ma anche per i papà… 😉

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