Stamina: La mamma di Sofia de Barros si unisce al dolore per Sofia Pirisi

Caterina Ceccucci.jpgIo e Guido ci stringiamo con tutto il cuore attorno alla famiglia della piccola Maria Sofia di Civitavecchia che purtroppo non ha fatto in tempo ad accedere alle cure per le quali tutti lottiamo tenacemente”. Lo scrive sul suo profilo Facebook Caterina Ceccuti, la mamma di Sofia, la bimba fiorentina divenuta simbolo, soprattutto tramite la trasmissione televisiva le Iene, il simbolo della battaglia per ottenere una legge che regolamenti le cure compassionevoli.

Anche la trasmissione televisiva Le Iene ha chiarito, ieri pomeriggio tramite il proprio profilo Facebook, il triste equivoco:
“Da qualche ora rimbalza sul web la notizia che sarebbe morta la piccola Sofia di Firenze, in cura con le staminali del metodo Stamina a Brescia. In realtà Sofia De Barros, di cui ci siamo occupati e a cui ci siamo affezionati nei mesi scorsi, sta bene e sarà a Brescia per la seconda infusione di staminali il 10 giugno, con un po’ di ritardo rispetto ai programmi, ma in discrete condizioni di salute assicurano Guido e Caterina, il papà e la mamma della bimba di Firenze.
Purtroppo la brutta notizia è che invece non ce l’ha fatta un’altra piccola Sofia, Sofia Pirisi, una bimba di Civitavecchia, colpita da atrofia muscolare spinale di tipo 1, la cui famiglia aveva vinto il ricorso per accedere alle terapie con le staminali del metodo Stamina l’8 Aprile scorso. Da allora ad oggi, nonostante il provvedimento d’urgenza ottenuto da un giudice del lavoro, la famiglia però non è riuscita a fissare il ricovero della bimba presso gli Spedali Civili di Brescia, sembra a causa di una lista d’attesa troppo lunga. Ricordiamo che quella di Brescia è l’unica struttura in Italia dove al momento è possibile ricevere un trattamento con le staminali del metodo Stamina e solo in seguito alla decisione di un giudice interpellato per l’occasione. Il papà della bambina, riferisce il professor Vannoni, presidente della Fondazione Stamina, avrebbe deciso di far causa «per omicidio volontario» agli Spedali Civili e al ministero della Salute. Siamo vicini alla famiglia della piccola Sofia Pirisi e a tutti i bambini e adulti che oggi soffrono di malattie per cui ancora la medicina ufficiale non ha trovato una cura. Un saluto e un abbraccio a tutti quanti.”

Questa la cronaca di quello che è successo ieri e della notizia, purtroppo vera, di una bambina di nome Sofia che ora non c’è più.

Non ci resta che sperare che si faccia maggior chiarezza in una situazione cha ha a che fare con il dolore di tanti bambini e delle loro famiglie.

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