Mamma coraggio salva il suo bambino da un pedofilo

Quanto tempo ci vuole per conquistare la fiducia di un bambino?

Quanto contano le raccomandazioni delle mamma, alla prova dei fatti?

Come tutelare davvero il proprio figlio senza negargli quelle libertà imprescindibili?

Domande lecite e ricorrenti per qualsiasi mamma, fortunatamente anche per quella donna di Messina che è riuscita letteralmente, a strappare il proprio bambino dalle braccia di un pedofilo.

La storia è quella del coraggio di una donna, sprezzante di fronte al pericolo, incurante della propria incolumità, pur di ritrovare quel figlio che non era rientrato in casa, ma che un’amica di famiglia aveva visto dirigersi in un’altra abitazione, con un uomo.

Siamo nel villaggio di Castanea delle Furie, nel messinese, un gruppo di bambini di circa dieci anni sta giocando in piazza.

Arrivata l’ora di rientrare nel borgo peloritano, soltanto un ragazzino manca all’appello, convinto da un uomo da poco residente nella zona a seguirlo.

La madre si allarma, chiede informazioni ai compagni del figlio, mentre intanto viene avvisata da un’amica che il bambino è stato visto recarsi a casa di quell’uomo.

La donna  chiede aiuto ad una parente, ad un amico poliziotto ed ai Carabinieri. Insieme iniziano a chiamare a gran voce il bambino, fino a che non giunge una frase, flebile, quasi un gemito. La voce è proprio di quel ragazzino che stanno cercando.

I Carabinieri fanno irruzione nell’abitazione da cui proviene la voce,  la madre strappa il figlio dalle braccia del pedofilo che, prima di essere bloccato dalle forze dell’ordine, aggancia il braccio della donna procurandole un’ematoma.

Il pedofilo di 39 anni è stato arrestato dai Carabinieri del presidio pedemontano messinese con la pesante accusa di tentata violenza sessuale ai danni di un bambino di 10 anni.

Il bambino, grazie all’apprensione, al coraggio, all’attenzione della madre, è sano e salvo.

Il dramma della pedofilia rientra tra le paure più comuni di qualsiasi genitore. Tutelare i propri figli si deve, e si può, tanto che il telefono azzurro ha stilato una guida con indicazioni utili sul tema.

Al vertice dei suggerimenti c’è sempre il dialogo affinchè il piccolo si senta libero di condividere situazioni e umori, ma fondamentali sono anche:

  • la presenza durante le attività quotidiane,
  • l’attenzione verso eventuali cambiamenti comportamentali,
  • l’accurata scelta delle persone a cui lasciare il bambino,
  • lo stabilire alcune regole semplici da seguire, che mettano il bambino in una condizione di sicurezza, ma senza incutere in lui il terrore di possibili minacce.

Quindi seguiamoli ed applichiamoli, sempre sperando che non ci servano mai…

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