Bambini su misura: prevenzione o fantascienza?

Siete una giovane coppia in procinto di avere un bambino? Cominciate ad immaginare come sarà vostro figlio e a chi assomiglierà? Da oggi, le vostre fantasie potrebbero diventare realtà.

Come i protagonisti del romanzo “Mendicanti in Spagna” di Nancy Kress che si recano in uno studio medico per scegliere le caratteristiche genetiche della loro bambina, i futuri genitori potranno presto decidere che tipo di bambino mettere al mondo e scegliere se sarà:

  • femmina
  • maschio
  • alto
  • basso
  • biondo
  • moro
  • quali malattie svilupperà.

Sembra fantascienza ma è la realtà. La compagnia americana 23andMe, infatti, con sede a Mountain View, in California, e fondata da Anne Wojcicki, moglie del co-fondatore di Google, Sergey Brin, ha registrato il brevetto  “Selezione del donatore di gameti basata su calcoli genetici” che, secondo molti osservatori, è il primo metodo in grado di realizzare bambini su misura.

Il Family Traits Inheritance Calculator, approvato lo scorso 24 settembre, permette ai futuri genitori di scegliere alcune caratteristiche genetiche come:

  • il colore degli occhi
  • il tipo di cerume
  • la resistenze delle fibre muscolari
  • la percezione del gusto amaro
  • la tolleranza al lattosio
  • la reazione allergica all’alcol.

Una scelta che potrà essere effettuata solo da chi si affiderà ad un donatore di sperma.

Il test, infatti, permette di selezionare il donatore di seme in grado di assicurare le caratteristiche da tramandare al nascituro.

Nessuna possibilità di scelta, invece, per due persone che si amano e che scelgono di avere un bambino con il metodo tradizionale.

La notizia ha naturalmente suscitato le reazioni del mondo scientifico tra cui quelle del professor Bruno Dalla Piccola, genetista di chiara fama e oggi direttore scientifico dell’ospedale Bambin Gesù di Roma che mette in guardia tutti coloro che pensano che il brevetto 23andMe serva per scongiurare il rischio delle malattie genetiche.

Ogni coppia di genitore è portatrice di almeno 70 nuove mutazioni genetiche, dichiara il luminare della genetica, il che significa che nessun tipo di test è in grado di assicurare con certezza le caratteristiche genetiche del nascituro.

Inoltre, ogni individuo ha delle predisposizioni:

  • al diabete
  • all’obesità
  • alle patologie cardiovascolari.

Tuttavia, oggi ci si ammala di più anche per l’esposizione a stili di vita sbagliati. Di conseguenza, anche se si potesse creare un bambino in laboratorio senza la tendenza a ingrassare, quello che poi lo potrebbe rendere obeso è un modo errato di mangiare.

Per il professore Dalla Piccola, dunque, il figlio perfetto resta solo un sogno. Quello che oggi si può fare è solo prevedere solo pochissime malattie genetiche. Per il resto sarebbe meglio cominciare ad accettare la diversità.

Insomma, il figlio perfetto non esiste e forse non esisterà mai, ma a noi piace così perché la bellezza del mondo è che nessuno è uguale all’altro!

Siete d’accordo? Parliamone!

 

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