Neonati 2.0, una generazione digitale

Care mamme, in questi mesi abbiamo parlato spesso dei cambiamenti che la tecnologia ha portato nelle nostre vite, sia in positivo, quando ci siamo occupati di:

  • App pensate per aiutare le mamme;
  • Libri per bambini in forma digitale;
  • Progressi in campo medico

che in negativo, quando abbiamo trattato di:

  • Videogiochi che fanno male allo sviluppo dei bambini;
  • Dipendenza da smartphone;
  • Abuso di smartphone,  tablet e social network.

Oggi andiamo a rendere ancora più completo il quadro che si riferisce a questi temi, mettendovi a parte di un dato che ha dell’incredibile: il 38%dei bambini sotto i due anni cresce utilizzando tablet e smartphone.

A pubblicare il sorprendente risultato è stata ‘Common Sense Media (CSM), organizzazione no-profit di San Francisco impegnata nello studio degli effetti che le nuove tecnologie hanno sui giovani utenti. Il particolare più significativo è che nel 2011 lo stesso dato raggiungeva solo il 10%. Dall’indagine risulta quindi che 2 bambini su 5 utilizzano i cellulari e i computer dei genitori per usarne i giochi e guardare video.

‘La generazione digitale è arrivata, avverte il fondatore di CSM Jim Steyer, intervistato da TgCom24;  se ci riferisce poi a tutti i media, queste sono le percentuali:

  • il 66% dei bambini da zero a 2 anni guarda la tv;
  • il10%  usa il pc, a fronte del 4% del 2011;
  • cala invece la visione di cartoni animati e film su Dvd.

‘Non solo aumenta la quantità di bimbi coinvolti, ma anche il tempo di utilizzo giornaliero di questi strumenti: nel 2011 erano 5 minuti al giorno, nel 2013 sono 15″, prosegue Steyer. ‘Chi non sa ancora parlare, si alza verso il televisore e cerca di usarlo come un iPad o un iPhone.’

Ora il nostro intento non è quello di demonizzare la tecnologia che, come abbiamo già detto precedentemente, puo’ essere uno strumento validissimo per imparare con grandi stimoli; al contempo però non bisogna cadere nell’errore di sostituire l’esperienza formativa offerta dal mondo reale con quella digitale. ‘Non si può delegare al digitale la crescita del bambino, puntualizza l’associazione americana degli psicologi, evidenziando come ‘i bambini che sovrautilizzano questi strumenti, ad esempio, corrono il rischio di avere un vocabolario molto ridotto’.

Voi mamme, cosa ne pensate? 

Sapete che la sorella del creatore di Facebook ha addirittura scritto un libro contro la tecnologia per i bimbi?

Parliamone! 🙂

 

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