Schiaffi e sculacciate: studi scientifici aiutano i genitori a cambiare atteggiamento

Tanti, purtroppo, i genitori che vivono nella convinzione che per farsi ascoltare dai propri figli bisogna essere rigidi, autoritari e, se occorre, punirli con sculacciate e sberle oltrepassando, spesso, anche i limiti.

Per fortuna, però, sembra che mostrare a questi genitori troppo maneschi i risultati di molte ricerche scientifiche dalle quali viene contraddetto il loro modus operandi, e grazie ai quali viene sfatato il mito delle punizioni corporali li faccia ricredere e li faccia prendere in considerazione un altro metodo educativo.

Questo quanto riportato, recentemente, da due grandi studi americani pubblicati sula rivista Journal of Child Abuse & Neglect che hanno analizzato non tanto le conseguenze dei metodi coercitivi quanto la prevenzione.

Il primo studio è stato condotto su 118 adulti senza figli i quali hanno letto, dietro indicazione, i risultati di ricerche scientifiche che testimoniano i danni provocati dalle punizioni corporee. In seguito a queste letture circa il 77% delle persone ha cambiato parere circa la buona riuscita del classico scappellotto.

La seconda ricerca, invece, ha coinvolto 520 genitori di cui, però, solo la metà ha letto gli studi sulle punizioni fisiche e sulle loro conseguenze, ma, a sorpresa, anche i più coriacei, quelli che facevano del ceffone la loro filosofia di vita si sono ricreduti comprendendo che un’educazione troppo rigida e aggressiva non porta alcun risultato.

Con i figli, così come nella vita in genere, bisogna essere autorevoli e non autoritari, prima lo si capisce e meglio è per tutti!

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