Droni alla riscossa: i mille usi dei “nuovi padroni del cielo”

Qualche tempo fa ha fatto piuttosto scalpore l’annuncio di Amazon, secondo cui tra pochi anni, i nostri pacchetti verranno recapitati grazie a un bel drone.

Questa notizia va di pari passo con la “drone” mania. Da una parte infatti i grandi marchi stanno studiando come impiegarli per risparmiare tempo, denaro o farsi pubblicità.

Dall’altra invece, alcuni privati hanno già azzardato qualche mossa. Un hotel nei dintorni di San Francisco, per esempio, ha utilizzato i droni per consegnate champagne nelle suite da 10 mila dollari, più in piccolo un ristorante di Arezzo ne ha usato uno per consegnare dei dolciumi.

I possibili impieghi dei droni sono davvero variegati:

  • come vedetta nel traffico per accertarsi del livello di congestione
  • apparecchio video fotografico: installando fotocamere e videocamere anche di grandi dimensioni
  • agricoltura: dotandolo di sensori aiuta a compiere rilevazioni del terreno
  • polizia: operazioni di salvataggio, controllo popolazione

Oltre agli utilizzi per semplificarci la vita ce ne sono alcuni un po’ più dubbi:

  • in Russia sono stati arruolati per importare illegalmente sigarette dalla Lituania
  • in Georgia, Brasile e Canada consegnavano droga

 

I prezzi variano dai 50 Euro fino ai 40 mila, alcuni addirittura si possono manovrare con lo smartphone o il tablet. Esiste poi tutto un ramo di costruzione di droni fai da te.

La tendenza di avere un drone ha preso così piede che l’Enac si è premurata di varare un regolamento dedicato ai droni e ai loro piloti:

  • se si usa il drone per motivi sportivi o ricreativi valgono le stesse regole degli aeromodelli, possono volare lontani da cose o persone
  • se vengono usati per lavoro occorre un‘autocertificazione.

Alcuni siti web hanno già messo in circolazione proposte di corsi per la guida di droni, ma in molte occasioni si tratta di truffe. Si consiglia quindi di rivolgersi a scuole autorizzate dall’Enac.

Oltre alla necessità del patentino per i velivoli sopra i 25 chilogrammi, bisogna avere anche un’assicurazione.

Mentre ponderate se farvi travolgere anche voi dalla drone mania, vi lasciamo con una gallery di alcuni esemplari.

Questo esemplare è perfetto per chi sta imparando. Possiede un’autonomia tra i 5 e i 7 centimetri, ha dei sensori che gli evitano di andare a sbattere. Il prezzo è di circa 100 Euro.

Questo velivolo ha un’apertura alare di 1 metro e 72, per una lunghezza di 76 centimetri. Non è adatto ai principianti e costa sui 122 Euro a cui aggiungere altri pezzi necessari, il motore e il radiocomando.

Il bebop è una telecamera volante. La sua autonomia è di 12 minuti e si controlla tramite smartphone e tablet.

E voi unimamme, conoscete qualcuno con la passione per questi piccoli velivoli?

 

 

 

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