Ricoverata per isterectomia, scopre di essere incinta e partorisce

La storia di Rebecca Oldham sembra pura fantasia, ma così non è.

La sua vicenda ricorda un po’ quella di Katie Mgongolwa, entrambe infatti non si erano accorte di essere incinte.

Rebecca Oldham era stata ricoverata per rimuovere delle ovaie dolorose e invece se ne è tornata a casa con un bel bebè.

Il caso di Rebecca, dobbiamo dirlo, è piuttosto raro, perché la donna ha fatto

  • 3 ecografie,
  • 2 esami del sangue
  • e 6 test di gravidanza

nel tentativo di spiegare i dolorosissimi crampi addominali che la affliggevano da mesi.

La Oldham riferisce che lei e suo marito, già genitori di un altro figlio di 20 mesi, stavano entrando nell’ottica di non avere più bambini, a causa dei suoi problemi alle ovaie, quando tutto d’un tratto hanno avuto un bebè.

La donna ricorda di essersi svegliata con l’annuncio dell’imminente nascita del figlio, cosa che, nonostante la sorpresa, l’ha riempita di gioia.

I dolori allo stomaco e il fatto che il bambino non si sia visto nelle ecografie, inoltre, molto probabilmente, erano dovuti alla collocazione del piccolo, molto vicino alla schiena.

A parte la nascita con parto cesareo e uso del forcipe, data la posizione del feto,  e qualche problema di allattamento Rebecca e il bambino stanno benissimo.

Ma come è possibile non accorgersi della gravidanza?

Pare piuttosto difficile spiegare come mai un feto di 32 settimane sia sfuggito ai vari controlli medici e ai vari test.

Anche se i test con l’urina possono far cadere in errore, quelli del sangue dovrebbero mostrare sempre e con certezza se una donna è incinta.

Per quanto riguarda le ecografie, un feto di 32 settimane può sfuggire alla vista solo se una donna è obesa, in caso contrario vuol dire che chi maneggiava l’attrezzatura non sapeva come usarla.

A quanto pare però 1 donna su 500 non si accorge di essere incinta finché la gravidanza non è già a uno stadio avanzato.

I medici che hanno seguito Olham approfondiranno e forse riusciranno a rispondere alla domanda che a tutte noi balena nella testa: come è possibile che accadano queste cose al giorno d’oggi?

 

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