Le donne si occupano di più dei genitori anziani, ma non è “tutta colpa dei geni”

Le donne si occupano dei genitori anziani più degli uomini: uno studio prova a spiegare perché.

donna con madre anziana

Care unimamme, solo qualche tempo fa una ricerca inglese indicava come le mamme fossero le più propense a prendersi cura dei genitori, ma non solo. Ora un nuovo studio dimostra che siano le figlie ad essere più disposte a occuparsi degli anziani madri e padri rispetto ai fratello maschi.

L’indagine è maturata all’interno della Princeton University monitorando attentamente 26 mila nuclei familiari americani. Dalle osservazioni è emerso che i maschi tendono, in generale, a fare di tutto per evitare l’incombenza di doversi prodigare per i genitori ormai diventati anziani e bisognosi di assistenza, questo spinge però le figlie a compensare le loro mancanze. Viene quindi da chiedersi se questa sia un’inclinazione in risposta ai dettami della società oppure se si tratti di qualcosa già parzialmente scritto nei nostri geni.

Donne e uomini e cura dei genitori anziani: due teorie

A questo proposito, l’educatrice professionista Leslie Francis della  Warwick University pensa che esistano due tipo di teorie:

  • la prima che riguarda l’aspetto sociologico, il modo in cui maschi e femmine sono allevati in modo diverso
  • la seconda riguarda la natura: le differenze di personalità di base, gli uomini tenderebbero a essere più critici e analitici, mentre le donne mostrerebbero più simpatia e sentimento

Donne e uomini: le differenze di genere nella cura dei genitori anziani

Secondo Leslie Francis si tende quindi a rimanere più legati al proprio genere, per cui spesso la ragazze provano a sopperire alla “mancanza di sentimento” dei fratelli. Il solo pensiero che questa inclinazione possa essere genetica però fa semplicemente rabbrividire.

Linda Blair, psicologa clinica, ha però un’opinione completamente diversa che risiede nel fatto che tendiamo ad allevare le nostre ragazze per essere più compiacenti rispetto ai ragazzi e questo sin dalla più tenera età. A incidere inoltre è ancora la l’idea che il maschio sia il capofamiglia. “I maschi possono cavarsela dicendo no. Si tratta di uno stereotipo di genere, non di un fattore genetico” sostiene la Blair. Se ne parlava giusto poco tempo fa puntando l’attenzione sui papà che svolgendo i lavori domestici avrebbero aumentato le aspirazioni delle figlie. I bambini sono inclini a emulare i genitori in tutto e quindi se vedranno il papà fare poco in casa e la madre occuparsi di tutto tenderanno a riprodurre lo stesso comportamento. Secondo la Blair, potenzialmente, alla nascita, anche i maschietti sono propensi ad accudire i genitori anziani, forse persino più delle sorelle. Solo che non riescono a compiere il passo successivo e dimostrarlo concretamente.

Donne e uomini: i ruoli in famiglia e la cura dei genitori anziani

Infine, l’ultima teoria riguarda i ruoli all’interno della famiglia. Molto spesso accade che i fratelli assumano un certo ruolo e, una volta che questo è stato preso, gli altri difficilmente pensano a sostituirlo. Le ragazze quindi si ritrovano a ricoprire il ruolo di coloro che accudiscono.  Bisognerebbe perciò cominciare a insegnare ai ragazzi a pensare a come prendersi cura dei genitori e delle altre persone in modo diverso, anche andando contro a quanto è stato insegnato loro durante l’infanzia. Si auspica che questo avvenga con le nuove generazioni.

E voi unimamme cosa ne pensate di queste considerazioni riportate dal The Telegraph? Anche voi tendete a crescere le vostre figlie in modo che siano più propense a soddisfare le vostre richieste e invece lasciate i maschietti più liberi di dire no e senza preoccupazioni?

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