Bambini trascurati e abusati: le conseguenze sulle dimensioni del cervello

bimbo maltrattato

Care Unimamme torniamo a parlare di abusi sull’infanzia con una nuova ricerca che vuole dimostrare come negligenze e violenze possono creare gravi disturbi al cervello dei bambini.

I bambini abusati e trascurati nella prima infanzia subiscono gravi danni al cervello

Il neuroscienziato Charles Nelson dell’Ospedale per Bambini di Boston ha deciso di indagare come le prime esperienze possano plasmare lo sviluppo del cervello dei bambini e, in modo particolare, come abusi e trascuratezze determinino danni immensi a questi piccoli.

La minaccia inoltre, è ancora più alta quando i bambini sono ancora molto piccoli e dipendono in tutto dagli adulti per:

  1. la cura,
  2. il conforto,
  3. il cibo
  4. bisogni essenziali

La mancanza di cure genera una risposta biologica di stress e un’inondazione di ormoni che danneggiano aree importanti della mente dei bambini.

Di questo vi abbiamo in realtà già parlato illustrandovi i danni da “stress tossicoillustrati dall’Università di Harvard.

Nel 2000 Nelson ha avuto l’occasione di esaminare bimbi cresciuti negli orfanotrofi rumeni in condizioni di grave abuso formulando così la sua teoria. Ecco come ha proceduto lo scienziato:

  1. il campione era di ragazzini tra gli 8 e i 10 anni
  2. sono state effettuate risonanze magnetiche sui piccoli per avere un’anatomia dettagliata dei loro cervelli.

Da questi studi è emerso che i ragazzini cresciuti in situazioni di trascuratezza e abuso avevano cervelli più piccoli dei coetanei.

Secondo gli scienziati questo accade per la mancanza di connessioni e cellule che quindi portano a:

  1. deficit di attenzione
  2. disordini dell’ansia
  3. problemi di attaccamento.

Presso il General Hospital del Massachussetts, il dottor Stuart Ablon ha avviato un programma dedicato a bambini con problemi di comportamento. Egli sostiene che i piccoli con queste difficoltà non siano testardi o demotivati, ma che manchino di competenze a causa delle differenze nello sviluppo cerebrale.

Non è che non vogliono comportarsi in un dato modo, non ne sono capaci!

Cercare di motivarli con ricompense e minacce di punizioni non funziona, anzi si può ritorcere loro contro con esplosioni di aggressività.

Non si parla di competenze come lo scrivere, il leggere o saper fare i calcoli, ma di competenze quali:

  • gestione dei problemi
  • tolleranza di situazioni frustranti
  • gestione delle emozioni.

Nonostante i gravi problemi che devono affrontare questi bambini il dottor Ablon e gli altri esperti sono convinti che sia possibile un recupero se questi vengono aiutati a praticare ripetutamente quelle competenze che mancano loro nelle relazioni di fiducia.

Nelson aggiunge che col passare del tempo è molto più difficile che il cervello dei bambini cambi ed è quindi fondamentale agire il prima possibile per fornire sostegno alle famiglie, agli operatori del settore e, se necessario, rimuovere i bimbi dall’ambiente sede delle violenze.

C’è da dire che la piaga degli abusi infantili costituisce anche una minaccia alla salute pubblica, dato che i costi a lungo termine delle violenze sui bambini arrivano a 124 miliardi di dollari al giorno solo in America, si legge su Common Health.

Anche in Italia le cifre riguardanti le violenze sui minori sono altissime con le terribili conseguenze che conosciamo.

La scienza ci ha fornito le prove, a noi Unimamme (e alle istituzioni) prevenire queste situazioni e difendere i nostri bambini dai pericoli che a volte corrono dietro le mura di casa!

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