I genitori sono neri ma hanno dei figli “bianchi”, e sono loro i discriminati!

genitori neri figli bianchiDopo la vicenda di Kian e Remee, le gemelline omozigote una nera e l’altra bianca, ecco un’altra incredibile storia.

Quando la signora Rosamere Fernanda de Andrade ha preso tra le sue braccia sua figlia per la prima volta ha pensato ci fosse stato un errore. Infatti Rosamere e il suo ex marito sono entrambi di colore, ma loro figlia Ruth era bianca, con i capelli biondi e gli occhi azzurri. In realtà non c’era nessun errore.

Ruth soffre di albinismo ed è dunque priva dei pigmenti della pelle. Dopo Ruth la donna ha avuto altri 5 bambini, di cui due albini e tre neri. Vista la differenza tra i genitori, i figli di colore e quelli albini spesso la donna viene scambiata per la tata di quest’ultimi. Non mancano sguardi imbarazzati dei passanti, commenti a mezza bocca e prese in giro.

Purtroppo l’ignoranza delle persone è ancora tanta e spesso ci si sofferma alla superficie delle cose e si tende a giudicare senza alcun motivo e senza alcun titolo.

Spesso mi sento arrabbiata e triste per queste cose, ma sono consapevole che le persone devo ancora imparare molto sull’albinismo” afferma la mamma di questo bambini. L’albinismo è una condizione che non solo prevede l’assenza di pigmenti nella pelle, ma anche nei capelli e negli occhi. I bambini sono così sensibili alla luce del sole che necessitano di crema solare protezione 100 ogni 2 ore e possono giocare all’aperto solo dopo il tramonto. La mamma non ha paura solo delle prese in giro che possono coinvolgere i suoi figli a scuola, ma quello che teme di più è che la salute dei propri bambini possa essere a rischio: “Sono terrorizzata all’idea che possano sviluppare un cancro alla pelle perché non hanno la naturale protezione contro il sole – afferma la donna – devo monitorarli costantemente e stare attenta che non abbiano subito danni a causa della luce”.

Rosamere da quando ha avuto i figli albini ha dovuto combattere sia con la paura legata al loro stato di salute sia con tutti quelli che da subito dicevano che aveva figli malati, o quelli che insinuavano che lei fosse stata con altri uomini e il padre non fosse davvero suo marito. Dunque una duplice battaglia per questa donna, contro i rischi dell’albinismo per dare una vita normale ai propri figli e contro i pregiudizi delle persone. Una battaglia che Rosamere riesce a condurre grazie alla forza data dall’amore per i suoi figli.

E voi unimamme, che cosa ne pensate? Avete un’esperienza simile? Raccontateci!

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