Incredibile intervento una bambina di 17 mesi: primo caso al mondo

intervento protesi all'anca


L’Italia prima al mondo e all’avanguardia nel campo della medicina. Non è una notizia da tutti i giorni, ma in questo caso siamo stati davvero bravi. Per la prima volta al mondo, infatti, è stata fatta un’operazione di protesi all’anca su una bambina di 17 mesi, prima ancora che camminasse. La piccola ora ha due anni e cammina come tutti gli altri bambini.

Protesi all’anca su una bimba di 17 mesi: la prima volta al mondo

Lo straordinario intervento è stato eseguito a Bologna, all’Ospedale Rizzoli dall’ortopedico Marco Manfrini. Il medico, che coordina il Centro di riferimento specialistico terapie chirurgiche innovative nei sarcomi muscolo-scheletrici dell’età evolutiva della Clinica Ortopedica III a indirizzo oncologico, racconta che la piccola Zoe era affetta da una rara forma di tumore alle ossa che aveva colpito in particolare il femore.

Con l’intervento dovevamo prima eliminare la parte di femore attaccata dal cancro e poi sostituirla – spiega Manfrini – ma dovevamo capire come, visto che nella letteratura scientifica non ci sono ad oggi casi di impianto di protesi d’anca in pazienti così piccoli, non ancora in grado di camminare”.

Dunque il primo step è stato uno studio di fattibilità che ha portato alla progettazione di un modello virtuale dell’anca basato sull’anatomia della bambina. I medici hanno poi deciso l’inserimento di un innesto osseo, cioè tessuto osseo proveniente da donatore in modo che si potesse asportare solo la parte malata. Si è reso così possibile l’utilizzo di una piccola protesi che avrebbe dovuto poi interagire con la parte di osso ancora sana. Ed in effetti l’interazione tra protesi artificiale e osso ha funzionato.

Una volta asportata la parte malata di femore, la parte sana ha proseguito la sua naturale crescita così come hanno evidenziato le ultime radiografie effettuate su Zoe.

La piccolina oggi cammina normalmente come tutti gli altri bambini della sua età e continua ad essere seguita dai medici che le hanno fatto questo grande dono: salvarle la vita e garantirle un futuro uguale a quello di tutti gli altri bimbi.
E voi unimamme? Non è una bellissima notizia?

(Fonte: Corriere della Sera)

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