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Salute e benessere del neonato

Il test di Apgar da solo non basta per la diagnosi neonatale

Published by
Maria Sole Bosaia

Unimamme, alla nascita il neonato viene immediatamente al  test di Apgar, per accertarsi che vada tutto bene.

Questa prassi consiste nel dare ai neonati viene dato un giudizio compreso tra 0 e 10 a 1 e a 5 minuti di vita.

Il test di Apgar non basta per valutare alcuni rischi

In caso di bambini che a 5 minuti hanno ricevuto una valutazione del Test di Apgar di 7 o inferiore, il processo continua per 20 minuti.

Nel determinare il valore vengono considerati:

  • colore
  • battito cardiaco
  • riflessi
  • tono muscolare
  • respirazione

I medici però non dovrebbero usare i risultati del test di Apgar per predire mortalità neonatale, diagnosticare asfissia o conseguenze a livello neurologico.

Questo è ciò che l’Accademia Americana dei Pediatri (AAP) e il Collegio Americano di Ostetrici e Ginecologi (ACOG) suggeriscono e hanno pubblicato sulla rivista Pediatrics e Obstetrics & Gynecology.

Test di Apgar: novità e conferme

I nuovi suggerimenti insistono sull’ottenere campioni di sangue ombelicale da una sezione tagliata del cordone per i bambini con risultati sotto i 5 punti dopo 5 minuti (Test di Apgar allargato).

Le nuove disposizioni consigliano inoltre di sottoporre la placenta ad ulteriori esami.

Le linee guida del test di Apgar sottoscritte dall’APP e dall’ACOG invitano inoltre a non usare i punteggi per determinare la necessità della rianimazione o quali passaggi siano necessari e se qualche tentativo di rianimazione debba essere iniziato primo del primo test di Apgar dopo 1 minuto.

Si chiarisce poi che l’asfissia è un processo e non un punto di arrivo e il test di Apgar non deve essere l’unico riferimento. Sono diversi i fattori da considerare per pensare a un avvenimento ipossico – ischemico intraparto, tra cui:

  1. valutazione delle funzioni cliniche cerebrali con esami di risonanza magnetica
  2. risultati di elettroencefalogramma neonatale
  3. esame patologico della placenta
  4. studi ematologici
  5. disfunzione organica multisistema
  6. battito fetale non rassicurante

Gli autori hanno osservato che un evento ipossico ischemico non è coerente con un punteggio Apgar di 7 o più dopo 5 minuti.

Alcuni risultati hanno indotto la commissione a ritenere che i bambini con un punteggio di Apgar di 5 o meno nei primi 5 – 10 minuti sia da associarsi con il rischio di paralisi cerebrale.

Rimane invece invariato l’invito che qualsiasi test di Apgar con un punteggio di 0 oltre 10 minuti non sia usato per determinare se continuare la rianimazione.

Un punteggio tra 0-3 in 5 minuti è considerato un segno non specifico di malattia e uno dei primi segni di encefalopatia ma non è un indicatore specifico di compromissione durante il parto.

Naturalmente questi dati devono servire per aumentare il benessere e la qualità delle eventuali cure al bimbo.

Unimamme noi speriamo di avervi aiutate chiarendovi qualche dubbio, non state però in ansia per questo test.

Maria Sole Bosaia

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