Ecco come e perché solo le donne possono sconfiggere la fame nel mondo – FOTO

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WFP/Chris Terry – supported by the EU

Le Nazioni Unite si sono poste un obiettivo davvero lungimirante: mettere fine alla fame nel mondo entro il 2030.

Dobbiamo infatti tenere presente che ci sono 795 milioni di persone che lottano ogni giorno contro la fame. Gli esperti sono unanimi nel ritenere che le donne, per ruolo che rivestono in famiglia, per la loro naturale inclinazione e le abilità acquisite, siano le persone più pronte a risolvere il problema.

Per sottolineare questo messaggio il World Food Program ha realizzato una serie intitolata: Family Meal  che testimonia la costante lotta di tante famiglie nel mondo che mangiano insieme.

In ogni caso le donne fungono da “direttrici economiche”.

Donne: sono loro a muovere l’economia del mondo

ECUADOR

Ecuador
WFP/Chris Terry – supported by the EU

Metà degli agricoltori sono donne, producono più di metà del cibo del mondo secondo World Watch.

Nonostante ciò, spesso, sono private dei diritti fondamentali e del diritto alla terra, tutto questo impedisce loro di produrre al loro meglio. Se questo divario di genere si chiudesse, ovunque tra 100 milioni e 150 milioni di persone in meno soffrirebbero la fame. Questo stando a un report compilato dal Food and Agricolture Organization (FAO).

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WFP/Chris Terry – supported by the EU

In Ecuador il 26% dei bambini sotto i 5 anni ha arrestato la crescita. Secondo il World Food Program l’educazione è la chiave per arrestare questo fenomeno. Uno studio ha dimostrato che l’educazione delle donne contribuisce al 43% nel ridurre la malnutrizione infantile nel corso del tempo.

MYANMAR

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WFP/Chris Terry – supported by the EU

Mentre la Malesia ha raggiunto il suo obiettivo di Sviluppo del Millennio di dimezzare le persone affamate entro il 2015, più di 1/4 del Paese vive in povertà ed è soggetto ai disastri che influenzano la sicurezza del cibo.

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WFP/Chris Terry – supported by the EU

L’anno scorso, per esempio, frane e inondazioni hanno avuto conseguenze su 1,7 milioni di persone, distruggendo 1,2 milioni di acri di campi di riso e ucciso più di 250 mila animali usati come bestiame. Durante i periodi di crisi le donne rinunciano alla loro parte di cibo per impedire alla famiglia di soffrire la fame.

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