I ragazzi studiano di più se passano del “tempo di qualità” coi genitori

scuolaLa presenza dei genitori è sempre importante, a qualsiasi età. Una recente ricerca della Warwick University dimostra infatti che gli adolescenti che trascorrono tempo di qualità con i genitori sono più inclini a proseguire negli studi.

Nel corso delle loro analisi è emerso che i ragazzi che partecipavano ad attività culturali insieme ai genitori erano più propensi a continuare a studiare dopo i 16 anni.

Fare esperienze culturali coi genitori spinge i ragazzi a proseguire gli studi

Questo risultato è stato comparato perfino a coloro che partecipavano ai gruppi di studio o ad attività extra scolastiche.

La dottoressa Dimitra Hartas che ha condotto la ricerca, commenta così questa scoperta: “le dinamiche filiali come la vicinanza emotiva ai genitori e al capitale culturale sono predittori migliori delle interazioni genitori e figli guidate dalla scuola”.

Lo studio, pubblicato sul Journal of Youth Study ha rilevato che non sussiste una mancanza nelle aspirazioni educative dei giovani sebbene questa scopra alcune tendenze demografiche.

Per esempio è stato rilevato che i ragazzi più giovani hanno meno aspirazioni degli adolescenti un po’ più grandi e delle ragazze in generale.

Per condurre la ricerca sono stati utilizzati:

  • i dati derivati da un sondaggio annuale svolto dall’Università dell’Essex
  • hanno risposto 10931 ragazzi  tutti presi in considerazione (con un sottoesempio di 4427 inclusi nell’analisi finale)
  • sono stati esaminati fattori come: vicinanza emotiva della famiglia, bullismo, amicizie, compiti a casa, attività extrascolastiche, la percezione dell’interesse dei genitori nell’educazione dei figli
  • sono state misurate le risposte alle domande su diversi argomenti: visitare gallerie d’arte, discutere di libri a casa, il numero delle sere spese a fare i compiti, le relazioni con i fratelli e gli scontri coi genitori

Secondo la Hartas e i suoi la propensione a risolvere problemi è un forte predittore delle aspirazioni in campo educativo.

  • gli adolescenti che erano meno sicuri di sé nell’affrontare i problemi erano anche meno inclini ( il 30%) ad ottenere elevati successi scolastici
  • coloro che mostravano un livello di benessere inferiore sono il 18% più inclini a scegliere di non andare all’università
  • la vicinanza ai genitori è quindi un indicatore dell’inclinazione a proseguire gli studi
  • i ragazzi che invece si sentono meno vicini ai genitori considereranno studi più impegnativi e approfonditi meno importanti

Ciò che gli studiosi chiamano “capitale culturale” influenza il desiderio di studiare più a lungo.

  • chi non è stato esposto ad attività culturali aveva il 14% e il 20% di possibilità in meno di considerare università o studi accademici più approfonditi importanti
  • chi invece è andato coi genitori a visitare musei, mostre, mostre, concerti, aveva il 23% di possibilità in più di considerare il proseguimento degli studi

Questo studio quindi vorrebbe sottolineare l’importanza della famiglia e delle politiche educative specialmente al riguardo del favorire le aspirazioni e ridurre l’abbandono scolastico.

Unigenitori voi cosa ne pensate di questi risultati?

Voi seguite i vostri figli negli studi? Qualche volta proponete loro di andare a vedere una bella mostra o visitare un museo?

Ritenete che queste attività siano importanti per il loro sviluppo?

Noi vi lasciamo con una ricerca sul valore del tempo di qualità trascorso coi figli.

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