“Qualcosa non va con tuo figlio? Fidati dell’istinto”: i consigli di una mamma

qualcosa non va con i figli

Quando si tratta dei propri figli spesso sono i genitori i primi ad accorgersi che qualcosa non va. Magari attorno a loro tutti cercano di minimizzare, di dire che non è niente, ma una mamma e un papa’ sanno riconoscere che c’è una specie di nota stonata nel comportamento del proprio bambino, magari proprio perché ci trascorre tanto tempo insieme.

E’ quello che è successo a Kathy Radighan, blogger e scrittrice statunitense, che aveva notato che la figlia di sei settimane non rispondeva al suo sguardo quando la coccolava.

“”Ricordo ancora quella mattina, 14 anni fa, quando ho sentito nella mia anima che qualcosa non andava con nostra figlia Lizzy” scrive questa mamma. Da quel giorno sono passati diversi anni e nel frattempo si è scoperto che la bambina ha una sindrome misteriosa che l’ha costretta ad affrontare un lungo cammino fatto di visite mediche, risonanze magnetiche e svariate visite specialistiche.

Kathy ha quindi voluto stilare una lista per non dimenticare mai ai genitori che i primi a dover seguire il proprio istinto sono proprio i genitori. Vediamola insieme.

“Qualcosa non va con mio figlio”: ecco cosa dovrebbero fare i genitori 

  • Fidatevi del vostro istinto: se pensate che qualcosa non vada probabilmente sarà così. Questo non significa che il vostro peggior incubo si possa avverare: semplicemente agite e seguite le vostre sensazioni, non ignoratele.
  • Non affidatevi troppo alle informazioni che trovate sui manuali e sui libri: la ricerca è una grande cosa, ma rischia di farvi precipitare nel panico se per caso doveste scoprire che vostro figli ha dei sintomi di qualcosa di grave e poi magari non è così. Sopratutto non affidatevi mai a dottor Google.
  • Datevi da fare il prima possibile: in questo modo vostro figlio potrà incominciare a stare meglio. Chiamate il pediatra, ditegli la vostra opinione e fatevi consigliare uno specialista. Soprattutto cercate di capire se vi prendono sul serio.
  • Ricordatevi che i dottori, gli specialisti e gli insegnanti sono anche persone, che possono sbagliare. Cercate sempre una seconda opinione.
  • Ricordatevi anche che voi siete umani. Probabilmente vorrete che i professionisti vi dicano che si sono sbagliati e che vostro figlio non abbia qualcosa di terribile; è davvero difficile accettare una diagnosi tremenda.
  • Avrete bisogno di persone in cui credete, avrete bisogno di qualcuno che vi aiuti a decidere che cosa fare dopo, quale sarà il prossimo passo, qualcuno che vi dica chiaramente cosa fare e non solo quello che volete sentirvi dire.
  • Essere genitori è una maratona, non uno sprint. Gioite delle piccole vittorie, anche se per tanti si tratta di cose per scontate.

E voi unimamme cosa ne pensate?

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