Bambini a rischio sotto il sole: la pelle “memorizza” le scottature

Le scottature prese nella prima infanzia non perdonano: l’allarme degli esperti su sole e bambini.

Non stare troppo al sole che ti bruci“, “Mettiti la crema“. Quante volte sulle spiagge noi mamme abbiamo pronunciato queste parole ben consapevoli che il sole, per la pelle delicata di un bambino, può essere molto pericoloso e dannoso.

Ovviamente le evidenze scientifiche a sostegno di questa realtà sono moltissime. Ad ulteriore conferma arrivano ora i risultati di una ricerca epidemiologica condotta in Italia.

Sole e bambini: le informazioni utili della campagna “Il Sole per amico”

Si tratta di una ricerca promossa da IMI – Intergruppo Melanoma Italiano con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione e il patrocinio del Ministero della Salute e dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica.

Lo studio, “Il Sole per amico”, effettuato contestualmente ad una diffusa campagna di prevenzione del melanoma, ha preso in analisi circa 50 mila bambini e più di 5.500 insegnanti di 281 scuole primarie italiane. Quello che è emerso è che:

Dalla ricerca emergono comunque dati incoraggianti. Infatti le famiglie italiane sembrano più sensibili e attente al tema delle scottature e rispetto a 15 anni fa il numero delle scottature è comunque sensibilmente diminuito.

Il problema, come spiega Paola Queirolo, ideatrice della campagna ‘Il sole per amico’, sul Corriere riguarda l’incidenza del melanoma: “E’ raddoppiata l’incidenza del melanoma nel nostro paese. Siamo ad oltre 13.000 nuovi casi ogni anno, contro i 6.800 di dieci anni fa“.

Ignazio Stanganelli, responsabile Centro di Oncologia Dermatologica IRST Romagna, aggiunge: “Nei primi 20 anni di età si concentra l’80% dell’esposizione solare. Ma proprio le scottature prese nell’infanzia sono il principale fattore di rischio per il melanoma, perché la pelle memorizza il danno e può innescare il tumore anche a diversi anni di distanza“.

La campagna “Il sole per amico”, con spunti e dettagli utili per genitori e bambini proseguirà e coinvolgerà anche studenti delle medie e delle superiori.

Il messaggio più importante riguarda le regole della fotoprotezione, che sono:

  • evitare le esposizioni eccessive e le conseguenti scottature soprattutto se si ha un fototipo 1 o 2,
  • esporsi gradualmente,
  • evitare le ore centrali della giornata
  • utilizzare indumenti quali cappello con visiera, camicia o maglietta e occhiali da sole,
  • usare creme solari adeguate al proprio fototipo.

E voi unimamme, fate attenzione quando esponete i vostri figli al sole?

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