“Se tuo figlio è un mostro è colpa tua”: lo sfogo di una mamma

Spesso diamo la colpa agli altri se i nostri bambini hanno dei comportamenti discutibili. Pensiamo che sia colpa della maestra, del tempo, degli altri bimbi e persino delle congiunzioni astrali. Tutto tranne che dire e dirsi la cosa più importante e cioè che se abbiamo una prole intrattabile e maleducata è colpa di noi genitori. Siamo noi che con il nostro atteggiamento e l’intervento laddove è inutile (oppure il contrario) non facciamo del bene, anzi. Vediamo allora quali sono tutti i comportamenti che non dovremmo adottare.

Cosa non dobbiamo fare per rendere i figli capricciosi 

“Odio essere la persona che te lo dice, ma tuo figlio è una specie di mostro” inizia così lo sfogo di una mamma, Kimberly Valzania su Scarymommy.

Kimberly, dopo aver spiegato come è cambiato lo stile dei genitori nel tempo, oggi sempre più presenti e attenti a non “far soffrire” i figli, ha stilato un elenco di comportamenti che i genitori dovrebbero evitare:

1 – Negoziare: i bambini hanno bisogno di avere un punto fermo. Non possiamo permetterci di far fare a loro come vogliono, soprattutto per quanto riguarda le regole. Se per esempio  abbiamo detto di vedere un cartone e poi a nanna, non possiamo cedere con le richieste di un altro e un altro ancora. Dobbiamo essere fermi nelle nostre decisioni.

2 – Pulire la loro stanza: già da quando sono molto piccoli bisogna insegnare a mettere in ordine, non farlo al posto. Anche in questo caso non bisogna chiedere “per favore” o chiedere aiuto come se fosse una domanda, ma porre la buona abitudine come una condizione.

3 – Portiamo il loro zaino: delle volte è molto pesante, è vero, però non dobbiamo sostituirci al loro posto. Il problema poi è di facile risoluzione: si può optare per il trolley che non rovina le spalle e la schiena.

4 – Chiediamo loro cosa vogliono per cena: la casa non è un ristorante, non si prendono ordinazioni. I bambini devono imparare a mangiare quello che c’è senza pretendere che ogni giorno ci sia in tavola il loro piatto preferito.

5 – Siamo sempre presenti a tutte le loro attività extra: i bambini hanno bisogno anche di tempo loro, senza avere i genitori che stanno con il fiato sul collo. Anche se per una volta saltiamo una partita di calcio o non ci sbracciamo durante la lezione di danza, è tutto di guadagnato.

6 – Li vogliamo sempre felici: in linea di principio è una cosa nobile, ma è altrettanto giusto insegnare ai bambini le frustrazioni, così che riescano a gestire i “no” e i momenti critici senza andare in escandescenze.

7 – Ci compromettiamo a vicenda: noi genitori – almeno davanti ai bambini – dobbiamo essere d’accordo, in modo che i nostri figli non abbiano un genitore preferito a cui chiedere tutto quello che vogliono, perché non funziona così.

8 – Prendiamo delle scuse per i cattivi comportamenti: la bambina urla? è stanca. Il bambino tira i capelli a un compagno? “Sono cose da bimbi“. Risponde male alla maestra? “Non voleva“. Bisogna invece sgridare quando serve, perché non passi l’idea che si possa fare tutto senza conseguenze.

9 – Discutiamo con gli insegnanti e gli allenatori: pensiamo sempre di saperne di più. Crediamo di avere dei figli geni in casa o campioni del mondo nello sport, per questo non accettiamo critiche, fallimenti o rimproveri. Pensiamo che i nostri pargoli siano incompresi e che non abbiano bisogno di certi interventi educativi. Quanto sbagliamo.

E voi unimamme cosa ne pensate? Siete d’accordo?

Intanto vi lasciamo con il post che parla dei comportamenti dei genitori che rovinano i figli. 

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