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Salute e benessere bambini

Tutti i miti sul parto vaginale che non dovrebbero più esistere

Published by
Valentina Colmi

parto vaginaleparto vaginale

Quando una donna partorisce in maniera naturale, tutti le dicono che è la soluzione migliore: ci si alza subito in piedi e la ripresa è più rapida. Certo, in linea di principio è così, ma vogliamo parlare dei punti (spesso l’episiotomia viene praticata anche quando non è necessaria), delle emorroidi, della difficoltà di sedersi, della vagina che è un’estranea dopo il parto? Di tutto questo non si dice nulla e sembra appunto che il parto naturale sia il paradiso mentre per esempio il cesareo sia da disprezzare. Ecco allora tutti i falsi miti sul parto vaginale che non dovrebbero più esistere (anche per aiutare le donne a non crearsi delle aspettative irrealistiche).

I miti sul parto vaginale assolutamente falsi

1 – Le acque si rompono come nei film: sapete che tutti i film hanno una scena in cui le acque si rompono e sembra che si sia appena fatto scoppiare il più grande pallone pieno d’acqua del mondo? Non è realistico. Quando è arrivato il momento, la rottura delle acque sembra più un gocciolio piuttosto che uno scoppio. Infatti solo il 10% delle donne rompe le acque spontaneamente e molto spesso i medici lo fanno in ospedale.

2 – Puoi non richiedere alcun clistere: Quando hai un parto vaginale, non è necessario che venga usato il clistere. Alcune ostetriche raccomandano di usarlo per iniziare il travaglio, ma non è una parte d’abitudine del parto vaginale che bisogna considerare: si può anche richiedere di non averlo.

3 – La placenta viene espulsa subito: l’espulsione della placenta non è immediata come le persone possono pensare. E’ vero che in alcuni casi può avvenire più velocemente, ma in molti casi ci vogliono 30 minuti dal parto per l’espulsione.

4 – Contrazioni smettono quando inizi a spingere: le contrazioni sono considerate come il preludio della fase espulsiva, ma non scompaiono una volta che inizia il travaglio attivo. Come sottolinea il mensile “Parents”, anche se potrebbero diventare meno forti, le contrazioni sono ancora presenti durante il travaglio.

5 –  Tutte le perdite si fermano immediatamente: dopo un parto vaginale, ci vorrà un po’ prima che potrai camminare senza indossare un assorbente. Dopo la nascita infatti ci saranno delle perdite di sangue per alcune settimane, simili a mestruazioni, ma con un colore più chiaro: si chiamano lochiazioni e sono determinate dal restringimento dell’utero.
6 – Essere dilatata completamente significa che ci sei: ogni donna incinta aspetta di sentire che è dilatata di 10 cm perché si suppone che possa incominciare a festeggiare, no? Non così velocemente. Anche se la dilatazione è completa, si possono aspettare anche due ore di spinte prima che il bambino nasca.
7 – Non si può partorire naturalmente se aspetti due gemelli: solo perché stai aspettando due gemelli non significa che necessariamente partorirai con un cesareo. Molti gemelli infatti vengono partoriti naturalmente: il fattore più importante è che uno dei due bambini sia incanalato o no.
E voi unimamme eravate a conoscenza di questi fattori? Intanto vi lasciamo con il post che parla di espulsione nel parto vaginale.

Valentina Colmi

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