E’ vietato tornare a casa da soli anche se si è alle medie: cosa si rischia

Io ho cominciato a tornare a casa da sola da scuola a 11 anni, in prima media. Mi ricordo com’ero emozionata quando mia madre mi diede le chiavi di casa, mi sentivo grande. Il percorso da fare poi non era breve: con lo zaino pesante ci mettevo all’incirca 20 minuti.

Mio marito mi ha raccontato che tornava a casa da solo già verso la fine delle elementari: la scuola era proprio di fronte alla casa della nonna e non c’erano pericoli.

I miei genitori non si sono mai preoccupati che fossi troppo piccola per avere quel tipo di autonomia: semplicemente hanno ritenuto giusto che quello era il momento adatto per darmi più responsabilità.

Sembra invece che oggi gli adulti si fidino sempre meno degli adolescenti e che si parli di ragazzini troppo viziati, troppo coccolati, ma che poi – all’atto pratico – non ricevono quella fiduciosa sicurezza di cui hanno bisogno: una circolare che sta facendo molto discutere vieta infatti ai ragazzi fino ai 14 anni di allontanarsi dalla scuola da soli, pena denuncie sia per gli insegnanti che per i genitori.

Figli accompagnati fino a 14 anni 

Nella circolare scolastica, adottata da diversi presidi in tutta Italia, si legge infatti che i genitori e insegnanti non possono lasciare andare a casa da soli i ragazzi praticamente adolescenti perché “nel codice penale è specificato che per i minori di 14 anni è prevista una presunzione assoluta di incapacità” come riporta  Il Corriere della Sera. Quindi o i professori sanno chi sia il genitore o l’accompagnatore che è venuto a prendere a scuola il ragazzo – con documenti alla mano – oppure la scuola deve chiamare nel peggiore dei casi la Polizia.

Ecco cosa si rischia:

  • una denuncia per mancato controllo da parte degli insegnanti
  • e una denuncia per abbandono di minore da parte dei genitori.

Il tutto nasce dal fatto che alcuni anni fa un ragazzo di 13 anni morì finendo sotto un treno dopo l’uscita da scuola e la Cassazione ha condannato la scuola e il Miur. Però da qui a fare i controllori in questo modo ce ne corre. Io per esempio andavo al liceo in una città lontana 30 chilometri dal mio paese: chi mai mi sarebbe venuto a prendere? I miei lavoravano e uscivo da scuola da sola per andare a prendere il pullman.

Una follia – dice un padre davanti alla scuola – sono ragazzini che magari devono fare poche centinaia di metri per tornare a casa e invece alle 14 dobbiamo venire per farli uscire, altrimenti la preside chiama la polizia“.

Sicuramente è un provvedimento che fa discutere e che di certo non aiuta i ragazzi a sviluppare una propria autonomia.

Dice il pedagogista Daniele Novara: “questa circolare  è un’idea balzana dettata dalla paura, dalla mancanza di responsabilità pedagogica e dalla burocratizzazione della scuola”.  E aggiunge: “L’età 11-14 è quella dell’autonomia: così precludiamo ai ragazzi ogni percorso di crescita. Li vogliamo chiudere in casa? Non è protezione, ma solo paura”. 

E voi unimamme cosa ne pensate, tenendo presente che la percentuale dei ragazzi che va a casa da solo in Europa è di circa il 90% mentre da noi è solo il 30%?

Intanto vi lasciamo con il post che parla del fatto che i bambini se vanno a scuola a piedi possono imparare di più. 

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