“Mio figlio non parla”: cosa fare per sviluppare il linguaggio nei bambini

Lo sviluppo del linguaggio parte dalle mura domestiche ed è un allenamento che si deve fare esattamente come le altre attività che riguardano il bambino: come il corpo dei piccoli ha bisogno di cibo sano per crescere, anche il cervello per aumentare le competenze ha bisogno di “cibo per la mente”, ovvero tutte le informazioni date dalle parole che possono aiutare nello sviluppo linguistico.

Come si può fare per migliorarlo? Molti genitori sono infatti preoccupati che i bimbi non dicano parole a sufficienza: ogni bambino è un mondo a sé, ma ci sono dei consigli che si possono applicare per riuscire a incrementare il vocabolario.

Come sviluppare il linguaggio dei bambini

Annalisa Perino, formatrice montessoriana, propone sul sito UPPA.it alcuni accorgimenti.

1 – Narrare al bambino cosa accade: si può fornire al bambino una serie di informazioni anche quando si compiono altre azioni. Per esempio quando li si prepara per uscire si può raccontagli “prima cambiamo il pannolino, ci mettiamo la cremina sul sedere, poi ci mettiamo i pantaloni blu, la maglia rossa e le calze bianche“. Questo perché il bambino non solo impari, ma sia anche tranquillizzato dalle azioni che vengono fatte su di lui.

2 – Parlare con proprietà: ogni oggetto ha il suo nome e dobbiamo permettere al bambino di impararlo. Quando gli passiamo un oggetto, qualunque esso sia, limitiamoci a nominarlo. Per esempio, se il bambino indica la palla, gliela passiamo dicendo semplicemente “palla” non “guarda che bella questa palla, ti piace, la vuoi?”.

3 – Fare brevi racconti: i bambini in periodo pre linguistico (18-30 mesi) amano molto sentire raccontare delle storie, anche della giornata, che poi possono rielaborare in futuro. Ad esempio raccontare la sera prima di dormire quello che si è fatto durante il giorno può essere molto utile.

4 – Usare frasi brevi: quando ci si rivolge al bambino bisogna utilizzare delle frasi semplici, come per esempio “Bisogna uscire: il tempo del bagnetto è finito”, piuttosto che “Allora, adesso usciamo perché l’acqua è fredda, hai le manine rugose, è passato troppo tempo e tra poco si cena”.

5 – Usare termini precisi: per memorizzare un nuovo vocabolo il bambino utilizza una determinata quantità di energia. Se al posto di “albero” usiamo la parola “quercia”, il bambino imparerà nello stesso tempo, ma avrà delle informazioni in più e più precise.

6 – Accettare la frustrazione: prima dell’esplosione linguistica, attorno ai 24 mesi, il bambino a volte si può sentire un po’ frustrato perché sebbene abbia in mente la parola corretta, ne comunica un’altra. Non facciamolo sentire a disagio, pronunciamo sempre correttamente le parole, facciamogli osservare la pronuncia leggendo il labiale.

7 – Non correggere: se il bambino non pronuncia chiaramente le parole, non sgridiamolo. Aiutiamolo invece a capire quale sia la pronuncia corretta ripetendo più volte. Per esempio se il piccolo dice “aca” al posto di “acqua” noi possiamo dire: “vuoi l’acqua? ecco qui l’acqua”.

8 – Pronunciamo bene le parole: quando parliamo con i nostri bambini cerchiamo di essere il più chiari possibile e di scandire bene la pronuncia.

E voi unimamme? Conoscevate questi consigli?

Intanto vi lasciamo con il post che parla di sviluppo del linguaggio e musica. 

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