Lezioni all’aperto contro lezioni in aula: uno studio le ha messe a confronto

Tanti studenti sognano di fare, almeno una volta, lezione nella natura, ma gli insegnanti sono sempre molto scettici al riguardo.

Lezioni nella natura: uno studio

Un recente studio ha testato l’ipotesi che le lezioni nella natura abbiano un effetto positivo.

Ecco come si è svolto lo studio.

  • è stata considerata una scuola americana composta da 300 studenti
  • l’87% avevano il pasto gratis o scontato
  • l’82% erano afro americani
  • 7% ispanici
  • 5% bianchi
  • 6% multi razza
  • Le aule all’interno erano quelle tipiche
  • all’esterno c’era una piccola zona con erba
  • i bambini avevano circa 9-10 anni

In pratica lo studio si è svolto con dei mini esperimenti replicati 20 volte. In ogni mini esperimento è stato esaminato il coinvolgimento in classe dopo ogni lezione nella natura vs una lezione in classe sullo stesso argomento.

Questo mini esperimento è stato replicato con 10 diversi argomenti e settimane in ciascuna delle 2 classi selezionate.

Gli insegnanti avevano lavorato preventivamente per adattare diversi temi dal Project Learning Tree, quindi si trattava di lezioni sull’ambiente. Le lezioni consistevano in una lezione frontale, ma anche in esperimenti, portando materiale dall’esterno.

Sono stati considerati alcuni parametri per valutare il coinvolgimento della classe:

  • valutazione dell’insegnante
  • valutazione studenti
  • quando gli scienziati hanno interrotto l’insegnante per reinderizzare l’attenzione degli studenti
  • valutazione foto

Gli insegnanti hanno ricevuto un punteggio tra -2 e +2, il coinvolgimento della classe veniva valutato su quanto gli alunni avessero ascoltato la lezione, sulle loro domande.

La valutazione dei ragazzi andava invece da 1 a 5.

Lo studio ha dimostrato che la natura crea benefici consistenti. I punteggi riguardanti il coinvolgimento dei ragazzi dimostravano che la lezione nella natura aveva enormi benefici sugli alunni.

Il livello di coinvolgimento era dell’81% superiore alla lezione normale al chiuso.

Dopo essere venuti a contatto con la natura gli insegnanti riuscivano a fare lezione per 6,5 minuti di fila, mentre di solito si interrompono per organizzare gli alunni, gestire l’attività, ecc… ogni 3,5 minuti.

Quali sono i fattori che hanno condotto a questi risultati?

Certo una miglior predisposizione dell’insegnante potrebbe aver influito, ma le cause profonde sono altre.

L’esposizione alla natura ha immediati effetti benefici su:

  • attenzione
  • stress
  • dare motivazione
  • migliora l’autodisciplina
  • il controllo degli impulsi

Il lavoro svolto in una scuola con giardino suggerisce che gli studenti sono più motivati quando lavorano all’esterno per la maggior autonomia accordata e le opportunità di maggior connessione sociale.

Inoltre anche solo 10 minuti di attività fisica migliorano le prestazioni.

Infine bisogna considerare anche l’impatto sugli insegnanti. I professori riescono a coinvolgere di più gli studenti dopo essere stati all’esterno, nella natura.

L’incoraggiamento a essere più coinvolti nelle lezioni può tradursi poi in un miglioramento delle prestazioni accademiche a lungo termine.

Questo studio, di cui si parla su Frontiers, è il primo ad aver esaminato direttamente gli effetti delle lezioni nella natura sul coinvolgimento in classe degli alunni.

I risultati suggeriscono che le lezioni nella natura consentono agli studenti di apprendere simultaneamente in classe mentre le loro capacità di apprendimento “ringiovaniscono” o si ricaricano.

Unimamme, voi cosa ne pensate di questi risultati?
Auspicate che anche nelle nostre scuola ci siano più lezioni all’aperto?

Noi vi lasciamo con i benefici riconosciuti dalla scienza del contatto con la natura.

 

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