Jonh però è andato ben oltre. Mentre stava per diplomarsi ha iniziato a pensare cosa avrebbe potuto fare dopo. L’idea era quella di avviare un’impresa insieme al papà, ma il problema era: “Quale tipo di attività?”. “Abbiamo pensato ad un food truck – spiega il 21enne – ma entrambi siamo molto più bravi a mangiare piuttosto che a cucinare”. Un giorno arrivò l’illuminazione: trasformare la sua passione per le calze bizzarre in un business. “Volevo fare qualcosa di divertente e creativo” spiega John e così nel 2016 nasce la John’s Crazy Socks, un’azienda vera e propria con tanto di sito internet e logo. Tutto studiato nei minimi dettagli. Al lancio dell’iniziativa ottennero un successo incredibile e inatteso. La John’s Crazy Socks è in sostanza un magazzino warehouse, un luogo cioè dove si commercializzano in questo caso calze prodotte da altri marchi. John in particolare si occupa di confezionare i calzini e renderli pronti per la vendita.
I numeri sono da capogiro. In poco più di un anno hanno evaso oltre 42.000 ordini e fatturato 1,7 milioni di dollari. I motivi del successo? Innanzitutto John che con la sua dedizione al lavoro e la sua passione è un modello e fonte d’ispirazione per tutti. Mark spiega: “Assumiamo persone con disabilità. Il nostro successo dimostra cosa possono fare le persone con disabilità se gli dai una possibilità. Inoltre siamo molto attivi con attività benefiche. Doniamo il 5% degli introiti all’associazione di sport paralimpici e ci occupiamo anche di sostenere progetti di ricerca sull’autismo e la sindrome di Williams.
F.B.
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