Prende 9/10 a scuola, i genitori ricorrono al TAR: condannati a pagare le spese

Care unimamme, una storia che farà discutere.

Genitori ricorrono al Tar per la valutazione del figlio

Bene ma non benissimo. Anzi, benissimo ma non eccellente. Siamo ad Agrigento, più precisamente a Canicattì, e i protagonisti di questa storia sono due genitori di un bambino che a giugno ha terminato gli esami di terza media.

Ottimo, il giudizio finale dopo l’esame. Ma la famiglia non ci sta e fa ricorso al TAR di Palermo: il voto era troppo basso.

I giudici hanno esaminato il caso di questa famiglia, che ha fatto ricorso contro la scuola “Giovanni Verga” di Canicattì, ma ha respinto l’istanza.

La richiesta si basava sulla votazione ricevuta dal ragazzo, che era ottima ma non eccellente, ovvero non era 10 su 10.

La scuola, quando valuta la preparazione degli alunni, non applica scienze esatte che conducono ad un risultato certo ed univoco – si legge nella sentenza formulata dai giudici – Il giudizio tecnico comporta un fisiologico margine di opinabilità, pertanto non è sufficiente evidenziare la non condivisibilità del giudizio per sconfessarlo“.

Per di più il voto di 9/10 era coerente con la media di quelle che sono state le valutazioni di tutte le varie prove d’esame: “Il voto 10/10 presuppone il raggiungimento dell’eccellenza in tutte le prove“.

I genitori sono stati condannati a pagare le spese legali, quantificate in mille euro.

E voi unimamme che ne pensate di questa storia?

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