Influenza suina: muore una mamma dopo aver partorito due gemelle

influenza suina
Fonte: IStock

Dopo avervi parlato dei casi di influenza suina che risultano in aumento in questa prima parte dell’anno, e avervi indicato che tra i soggetti più a rischio, purtroppo, ci sono anche le donne in gravidanza, dobbiamo riportarvi una triste notizia che riguarda una neomamma.

Influenza suina: una neomamma non ce l’ha fatta e lascia due gemelle

fonte: Facebook

Carla Pisanu,  35 anni, di Bari Sardo è stata ricoverata più di un mese fa per una complicazione dell’influenza. Il virus che ha stroncato questa donna è proprio il virus dell’influenza suina, A H1N1.

Al momento del ricovero questa donna “presentava già un quadro clinico importante, che si era aggravato“, ha spiegato l’Azienda ospedaliera universitaria, si legge su UnioneSarda. Infatti l’equipe che la seguiva, composta da infettivologi, ginecoloci, ostetriche e neonatologi, avevano anche richiesto ed ottenuto un antibiotico particolare disponibile solo all’estero.

Purtroppo i loro sforzi non sono bastati a salvarle la vita, anche perché la donna aveva anche preso un batterio tipico dell’ambiente ospedaliero, la Klebsiella.

La donna incinta di due gemelline aveva purtroppo sviluppato una polmonite acuta in seguito al contagio dell’influenza.

Durante il ricovero i medici hanno preferito far partorire la donna con un parto cesareo pochi giorni dopo.

Le bambine, nate alla 25esima settimana, sono tuttora ricoverate in terapia intensiva ma stanno bene.

Oltre a questa mamma, negli ultimi giorni, sempre in Sardegna, ci sono stati 2 decessi legati alla febbre suina.

Ricordiamo che l’influenza suina non è diversa dal classico virus influenzale, i sintomi sono infatti quelli comuni:

  • febbre alta e improvvisa
  • raffreddore e mal di gola
  • tosse
  • cefalea
  • dolori muscolari e articolari
  • stanchezza e malessere
  • perdita di appetito, nausea
  • vomito o diarrea

Gli esperti però tranquillizzano, perché i decessi per questo tipo di influenza sono generalmente molto bassi in percentuale e al momento i numeri sono nella media.

Importante però è proteggersi e prevenire il contagio: fondamentale, lo ricordiamo, è lavarsi le mani con cura (sapone e acqua calda) ed evitare luoghi particolarmente affollati.

Speriamo unimamme che queste notizie possano aiutare ad essere più previdenti.

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