Punture di vespe, api e calabroni: come comportarsi se si è allergici

 

punture di insetto

Cosa sapere riguardo le allergie al veleno degli imenotteri.

Punture di insetto: cosa sapere

Con la bella stagione si moltiplicano le occasioni per stare all’aperto e con esse il rischio di essere punti da alcuni insetti, gli imenotteri che comprendono oltre 100 mila specie, ma i più comuni sono:

  • api
  • vespe
  • calabroni

In Italia, ogni anno, 5 milioni di persone vengono punte. Le stime parlano di percentuali che variano dall’1 all’8% di sviluppare una reazione allergica sistemica.

Le punture colpiscono:

  • 500 mila bambini e adolescenti
  • 25 mila (il 5%) hanno una reazione allergica

Non sempre è facile distinguere tra una normale reazione e una reazione allergica ad una puntura di insetto.

Le reazione allergiche possono essere lievi o gravi:

  • lesioni locali estese: manifestazioni tipo diffuse tipo orticaria diffuse che possono persistere per diversi giorni
  • lesioni sistemiche: l’esordio è più rapido, può coinvolgere, oltre al distretto cutaneo anche quello gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio con vari casi di gravità fino allo shock anafilattico, una situazione che mette a rischio la vita del paziente (solo l’1% dei casi, fortunatamente).

Nel caso di reazioni gravi è sicuramente consigliabile recarsi al pronto soccorso, ma occorre farsi visitare da un allergologo che possa fare una diagnosi corretta, con test cutanei/sierologici, e preparare la terapia più adatta.

Secondo quanto si legge su Società Italiana di Pediatria è molto importante distinguere le reazione allergiche vere da quelle invece meno preoccupanti di ipersensibilità cutanea.

In età pediatrica infatti il rischio di una risposta anafilattica è un evento raro.

Può essere utile, ai fini della prevenzione, avere un kit di emergenza composto da:

  • antistaminico
  • cortisonico
  • adrenalina auto iniettabile

Nei casi più gravi si può fare ricorso all’immunoterapia che ha un’efficacia davvero elevata, tra il 90 e il 100%. Il vaccino deve essere eseguito da personale esperto nei centri allergologici predisposti, in questo modo i ragazzi vengono protetti, nel medio e lungo termine, da reazioni causate da alte possibili punture.

In Italia vengono praticate immunoterapie per 13 mila pazienti, adulti e bimbi compresi.

I bambini e gli adolescenti che hanno avuto una reazione allergica di tipo sistemico devono fare il vaccino, negli altri casi bisogna valutare singolarmente quanto la qualità della vita dei ragazzi e della famiglia possa essere influenzata dall’ansia di essere punti.

Infine si ricorda che la stagione più a rischio è quella estiva, gli insetti sono infatti presenti in modo massiccio nei parchi, nei giardini, ecc.. In estate poi si indossano abiti che lasciano scoperte ampie zone del corpo.

Qualche consiglio per proteggersi:

  • non indossare abiti larghi e di colore nero o vivace, preferire invece il bianco
  • non usare profumi, usare shampoo inodore o creme solari inodori
  • non camminare scalzi nei prati
  • non avvicinarsi troppo a fiori profumati o frutta matura
  • non lasciare cibi e bevande esposti quando si mangia all’aperto, non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina, gli insetti potrebbero trovarsi all’interno
  • prestare particolare attenzione quando si spostano i ceppi, perché le vespe nidificano lì vicino
  • non viaggiare in auto con le finestre aperte
  • applicate le zanzariere alle finestre
  • tenere chiuse le pattumiere
  • non agitatevi in presenza di imenotteri, ma allontanatevi piano

Unimamme, cosa ne pensate di questi suggerimenti?

Noi vi lasciamo con alcuni consigli per distinguere le punture di zanzara.

 

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