Kate Spade: l’inquietante contenuto del biglietto lasciato alla figlia prima di suicidarsi

Kate Spade

Ecco cosa ha scritto la stilista Kate Spade per sua figlia prima di togliersi la vita, all’età di 55 anni. 

Kate Spade, al secolo Katherine Nohel Broshanan, aveva avuto tutto dalla vita: una carriera sfolgorante (è lei la creatrice del marchio Kate Spade New York), un matrimonio con il suo migliore amico, Andrew Spade, e una figlia, Frances Beatrix, oggi 13enne. Poi, qualcosa si è rotto e Kate è diventata vittima della depressione, complice, forse, la separazione dal marito con cui comunque aveva mantenuto ottimi rapporti.

Ed è stato proprio lui, a 24ore dal ritrovamente del cadavere di Kate Spade, che si è impiccata con una sciarpa nel suo appartamento, a rivelare che la Signora delle Borse non aveva dato segnali di voler ricorrere a un gesto tanto estremo: «Kate ha sofferto di depressione e ansia per diversi anni. Aveva chiesto aiuto e stava tentando di curare la malattia con l’aiuto di alcuni esperti. Vedeva regolarmente dei medici e assumeva dei farmaci. Ci siamo sentiti la sera prima della sua scomparsa e sembrava felice – ha spiegato Andy – Non abbiamo notato alcun segnale, né un possibile avvertimento che potesse far pensare a una cosa del genere. Per noi è stato un completo shock. Chiaramente non era in lei. Stava combattendo contro i suoi personali demoni».


«Mia figlia e io siamo devastati dalla sua scomparsa, ci manca già» ha aggiunto Andy, rivelando che, pur non essendo separati legalmente, negli ultimi 10 mesi avevano vissuto in case separate ma vicine, e che si vedevano quotidianamente. La coppia aveva infatti deciso di prendersi una pausa, ma non si era nemmeno mai parlato di divorzio. Avevano persino passato le vacanze insieme per il bene della piccola Bea: «Nostra figlia era la priorità».

Ed è stato rivolto proprio alla figlia l’ultimo pensiero di Kate, che prima di lasciare questa terra ha voluto lasciare un biglietto per la sua Bea con scritto «Non ha nulla a che fare con te, non sentirti in colpa, chiedi a tuo padre».

L’opinione pubblica si è divisa. Cosa avrà voluto dire Kate secondo voi, Unimamme? Era una velata accusa nei confronti del marito, un modo di dire che il suicidio era colpa sua? O era un modo per dire alla figlia che il padre le avrebbe spiegato meglio e con calma che a ucciderla era stata una malattia chiamata depressione?

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