“Mia figlia si sarebbe potuta salvare con una vaccinazione”: il grido disperato di un papà (VIDEO)

bambina morta di meningite

Una bambina di 6 anni è morta di mengingite C perché non è stata vaccinata.

Bambina morta di meningite: la storia di Giulia

Giulia Gallera aveva solo 6 anni quando la sua brevissima vita è stata stroncata a causa di un vaccino non fatto.

L’episodio risale al novembre scorso, ma il papà di Giulia ha deciso di far sentire ora la sua voce comparendo nella trasmissione Stasera Italia.

La piccola, di Rozzano, avrebbe dovuto partecipare, come i suoi coetanei alla vaccinazione ma quel giorno non stava bene e così genitori hanno deciso di rimandere l’appuntamento.

La bambina aveva qualche linea di febbre, così le avevano dato la tachipirina.

Il giorno dopo però Giulia ha iniziato ad avvertire forte mal di testa e mal di gambe. Così l’hanno portata in ospedale.

La bimba è morta nel giro di 4 ore.

Il laboratorio del Policlinico di Milano ha stabilito che Giulia è morta a causa del meningococco di tipo C per il quale non era vaccinata.

Ora rimane l’amarezza del papà di Giulia per il quale Giulia si sarebbe salvata, se vaccinata. “Magari avrebbe avuto delle conseguenze, come dicono i medici: il vaccino non garantisce ma avrebbe aiutato”.

Per questo motivo il papà di Giulia invita tutti a far vaccinare i figli.

“La mia battaglia di padre è fare che non ci siano più bare bianche, non sentire di un altro genitore che dovrà vivere guardando le fotografie di una bambina che rimarrà sempre di 6 anni. Sarebbe da dire al signor Salvini di mettersi al mio posto, siediti qua te a raccontare di tuo figlio e poi voglio vedere se dici ancora che i vaccini non servono a niente. Non deve decidere il genitore, i vaccini devono essere obbligatori”.”.

L’antimeningococco di tipo C dal 2005 è offerto gratuitamente dalla nascita e anche ora è tra i vaccini consigliati e non tra quelli obbligatori.

Anche Roberto Burioni ha commentato questa notizia sulla sua pagina Facebook, il noto medico.

“Una notizia che mi spezza il cuore, di quelle che non vorrei mai leggere: una bimba – che ha proprio l’età di mia figlia Caterina Maria – stroncata da una meningite da meningococco di tipo C, morta in quattro ore .

 La meningite è una malattia terribile, difficile da diagnosticare perché si presenta in maniera simile ad infezioni innocue e precipita in brevissimo tempo; le cure sono poco efficaci, e un paziente su dieci pur trattato tempestivamente non si salva, e molti rimangono rovinati per la vita.

E per l’ennesima volta io sono costretto a ripetere che il modo migliore per liberarci dal meningococco C è vaccinare a tappeto tutti i bambini e gli adolescenti, con un vaccino sicurissimo ed estremamente efficace. Nel Regno Unito avevano tantissimi casi: nel 1999 hanno vaccinato a tappeto bambini e adolescenti (con un’adesione altissima, e senza obbligo) e la malattia è sparita. Avete capito bene: sparita. Non solo nei vaccinati, ma anche negli adulti che non erano stati vaccinati, a riprova che la vaccinazione del proprio figlio non è un atto di protezione individuale, ma un gesto di responsabilità sociale. E alla faccia di quei “medici che la pensano diversamente da me” che sostengono che la immunità di gregge non esiste.

Se tutti vaccinano i propri figli il germe smette di circolare e siamo al sicuro. Tutti, adulti e bambini.

Se qualcuno, ritenendo i vaccini inutili e poco efficaci, non vaccina e non si vaccina il meningococco C circola e qualcuno ci rimette la pelle.

A proposito: il vaccino contro il meningococco C non è tra i 10 obbligatori. Però salva la vita, a grandi e a piccini. Chissà se è tra quelli “che sono troppi”

Fonte del grafico, che indica i casi di meningite C per fascia di età in UK prima e dopo la campagna di vaccinazione.”

Unimamme, cosa ne pensate di queste dichiarazioni del padre di Giulia riportate su TgCom 24?

 

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