Violenze sulle donne: aumentano le denunce al Telefono Rosa

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Violenze sulle donne: aumentano le chiamate al numero anti-violenza 1522 del Telefono Rosa.

Sono aumentate del 50% le telefonate al 1522, il numero antiviolenza promosso dal dipartimento Pari Opportunità e gestito dal Telefono Rosa. Da gennaio a giugno 2018 il numero totale delle telefonate ha quasi raggiunto quello dell’intero 2017. Si tratta, tuttavia, di una notizia positiva secondo la presidente di Telefono Rosa, perché “significa che c’è maggiore consapevolezza del problema“. I dati.

Violenze sulle donne: aumentano le chiamate al Telefono Rosa

Le donne non ci stanno. Nell’anno in cui si assiste ad una sequela incredibile e scioccante di femminicidi, nel silenzio e nell’indifferenza di larga parte della politica, crescono le chiamate al Telefono Rosa, al numero 1522, promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità.

Le telefonate al numero anti-violenza sono aumentate in tutta Italia. Da gennaio a giugno 2018, in soli sei mesi, sono arrivate 4 mila 664 telefonate, non molte di meno rispetto alle 6 mila 533 di tutto il 2017. In totale sono arrivate il 53% in più di telefonate, fa sapere il sito web del 1522.

Solo a Roma le chiamate al numero anti-violenza 1522 sono state 444 in sei mesi, raggiungendo quasi il numero totale di telefonate del 2017, quando le denunce erano arrivate a 587.

“C‘è di sicuro un significativo aumento delle donne che chiedono aiuto e decidono di mettersi nella condizione di ricevere assistenza“, ha spiegato la presidente di Telefono Rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli.

Sempre più donne hanno deciso di dire basta alle violenze e affidarsi a esperte che possano aiutarle, consigliarle e trovarle un aiuto, che sia un avvocato o una nuova casa.

La presidente di Telefono Rosa è ottimista: il numero maggiore di chiamate al 1522, rispetto al 2017, non significa che siano aumentate le violenze. Al contrario, potrebbe significare invece che le donne hanno deciso di denunciare di più, anche coloro che prima non ci pensavano a denunciare. “È un segnale decisamente positivo nella nostra battaglia contro il fenomeno sommerso della violenza e che dimostra una sempre maggiore consapevolezza delle donne che escono allo scoperto e trovano il coraggio di denunciare le violenze subite, che molto spesso avvengono all’interno delle mura domestiche“, ha spiegato la presidente di Telefono Rosa.

In base ai dati raccolti da Telefono Rosa, le vittime che hanno avuto il coraggio di denunciare al numero 1522 le violenze subite nei primi mesi del 2018 sono soprattutto italiane, con figli e una scarsa autonomia economica.

Donne che hanno chiamato il 1522 per denunciare violenze nei primi sei mesi del 2018:

  • l’87,01% sono italiane,
  • il 70,8% ha figli,
  • più della metà sono disoccupate, casalinghe, pensionate o lavoratrici in nero.

Una situazione simile si ripete anche per le vittime di stalking, con l’unica differenza che in questo caso le vittime hanno un lavoro.

Donne vittime di stalking che hanno chiamato il 1522 nei primi sei mesi del 2018:

  • il 95,45% sono italiane,
  • il 50,23% hanno figli,
  • il 63,86% ha un lavoro.

Per quanto riguarda invece gli autori delle violenze denunciate al 1522, sono soprattutto uomini italiani, in gran parte con figli e un’occupazione.

Gli autori delle violenze denunciate al numero 1522 nei primi sei mesi del 2018:

  • Il 94,53% sono maschi,
  • l’88,24% italiani,
  • il 68,49% ha figli,
  • il 54,68% ha un’occupazione.

Un profilo molto simile a quello degli autori di atti di stalking.

Gli autori di atti di stalking denunciati al numero 1522 nei primi sei mesi del 2018:

  • Il 93,41% è maschio,
  • il 95,45% è italiano,
  • il 45,45% ha figli,
  • il 53,86% ha un lavoro.

Nel commentare i dati sulle chiamate al numero anti violenza 1522, la presidente di Telefono Rosa si augura che si apra una nuova fase, con una maggiore capacità di reagire a violenze e soprusi da parte delle donne. Una nuova stagione di cui è stato senz’altro di impulso anche il movimento #MeToo, nato negli Stati Uniti e poi arrivato anche in Italia con un’ampia rilevanza mediatica.

C’è una grande sollecitazione che sta avendo i suoi effetti e che fa capire alle donne che denunciare è la strada giusta – ha detto la presidente di Telefono Rosa -. Tuttavia non si può non ricordare che è stata condotta una campagna di comunicazione del numero 1522 come numero gratuito antiviolenza e antistalking con spot pubblicitari che di sicuro hanno portato a questi risultati”, ha aggiunto Moscatelli.

Nel frattempo, la presidente di Telefono Rosa ha incontrato Vincenzo Spadafora, che siede ora al Dipartimento Pari Opportunità. “In questi anni il Dipartimento ha compiuto un grande lavoro. Ci rivedremo a settembre, bisogna di sicuro andare avanti nella campagna di informazione e sensibilizzazione. Il 1522 è uno strumento importantissimo – ha sottolineato Maria Gabriella Carnieri Moscatelli -. Mi auguro poi che ci sia uno snellimento delle procedure burocratiche delle denunce e soprattutto dell’iter giudiziario che deve essere più breve. Per le vittime è una fase massacrante, è una vera tortura dover aspettare anni per arrivare a un provvedimento definitivo. È poi molto importante lavorare nelle scuole, purtroppo stiamo riscontrando anche un abbassamento dell’età delle vittime e degli autori, bisogna evitare che la violenza prenda piede fra i più giovani. Ma soprattutto vanno aumentate le case-rifugio dove vengono ospitate le vittime che hanno avuto il coraggio di denunciare e poi le opportunità di reinserimento delle donne nella società per fare in modo che riescano davvero a costruire una nuova vita“.

Il 1522 è un numero gratuito di pubblica utilità promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità e gestito da Telefono Rosa, è attivo 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile. L’accoglienza è disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo.

Il numero è stato attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità con l’obbiettivo di sviluppare un’ampia azione di sistema per l’emersione e il contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne. Nel 2009, con l’entrata in vigore della L.38/2009, modificata nel 2013, in tema di atti persecutori, ha iniziato un’azione di sostegno anche nei confronti delle vittime di stalking.

Le operatrici telefoniche del 1522 forniscono una prima risposta ai bisogni delle vittime di violenza di genere e stalking, offrendo informazioni utili e un orientamento verso i servizi socio-sanitari pubblici e privati presenti sul territorio nazionale ed inseriti nella mappatura ufficiale della Presidenza del Consiglio – Dipartimento Pari Opportunità. Il numero anti-violenza 1522, attraverso il sostegno alle vittime, sostiene l’emersione della domanda di aiuto, con assoluta garanzia di anonimato. I casi di violenza che rivestono carattere di emergenza vengono accolti con una specifica procedura tecnico-operativa condivisa con le Forze dell’Ordine.

Il Telefono Rosa, gestore del servizio 1522, è stato fondato nel 1988 come strumento temporaneo, per una ricerca volta a far emergere, attraverso la voce diretta delle donne, la violenza sommersa. Fin dalla sua fondazione, Telefono Rosa offre un ascolto attento e solidale che lo identifica subito come una nuova forma di servizio sociale, gestito da esperte della materia e da professioniste del settore.

Telefono Rosa è un servizio a disposizione di tutti coloro che vogliono spezzare la catena del silenzio e ha come missione supportare le vittime con consulenza legale, psicologica ed economica.

Che ne pensate unimamme di questi dati?

Ricordiamo il nostro articolo: Ikea aiuta le donne vittime di violenza con una campagna nelle toilette

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