Napoli: mamma incinta con un angioma epatico è stata salvata con un intervento unico

Una mamma incinta affetta da angioma epatico si è salvata grazie a un’incredibile operazione.

Una mamma di 27 anni ha scoperto di avere un angioma epatico, una neoformazione di tipo vascolare che poteva compromettere la sua vita e quella del feto che aveva in grembo.  I medici le avevano consigliato di abortire per poter essere operata, ma la donna ha persistito nella sua gravidanza.

Mamma incinta e malata salvata da un’operazione da primato

La donna è stata operata al Federico II di Napoli dal dottor Roberto Troisi. “Aveva una massa molto voluminosa del peso di circa 700 grammi e di 20 centimetri di diametro che sovrastava il lobo destro del fegato” ha spiegato il medico parlando del tumore benigno della donna.

La difficoltà maggiore riguardava la gravidanza della mamma, per questo i medici le avevano inizialmente consigliato di abortire. Nella prima fase bisognava attuare l’insufflazione d’aria per consentire di vedere bene tutti gli organi e procedere poi alla dissezione del tumore.

“Siamo andati avanti con gran cautela, immettendo la minor quantità di aria possibile una precauzione necessaria per scongiurare il rischio di rottura dell’angioma. E se si fosse verificato questa complicanza ci saremmo trovati anche di fronte a un’imponente emorragia, con le conseguenze, anche letali, che comporta“.

Lo staff ginecologico ha contribuito alla riuscita dell’operazione monitorando il feto.

L‘operazione è durata 48 ore e, 4 giorni dopo la mamma è stata dimessa.

“Aveva già avuto un aborto e perciò, laddove tutti davano per persa la partita, abbiamo deciso che bisognava procedere anche per via laparoscopica” ha spiegato il medico Troisi. Sempre lui ha commentato: “non so se qualcun altro nel mondo lo abbia effettuato prima di ora di certo in letteratura non ne abbiamo trovato traccia. Ripeto, la difficoltà è stata quella di riuscire a isolare la formazione in uno spazio particolarmente limitato”.

L’uomo ha aggiunto che i chirurghi hanno dovuto procedere in fretta perché l’angioma minacciava anche altri organi. La donna era alla 17esima settimana.

Unimamme, cosa ne pensate di questo successo in campo medico di cui si parla su Repubblica?

Noi vi lasciamo con un altro primato: un cuore magnetico impiantato su un paziente pediatrico.

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