Papà solo con quattro figli chiede aiuto alle Iene, assunto da un imprenditore

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Marco, il papà solo che si è rivolto alle Iene (screenshot)

Papà solo con quattro figli chiede aiuto alle Iene. Un imprenditore gli dà un lavoro.

Una storia drammatica, quella di un papà solo con quattro figli, ma che grazie ad un gesto di solidarietà potrà avere un esito positivo. È la storia di Marco, papà piemontese che ha lanciato una richiesta di aiuto alla trasmissione Le Iene, richiesta che è stata accolta da un imprenditore generoso.

Papà solo con quattro figli chiede aiuto alle Iene

Marco, 42 anni, papà di quattro figli di 7, 11, 14 e 16 anni, ha lanciato un appello alla trasmissione di Italia 1 Le Iene per la ricerca di un lavoro. L’uomo è rimasto solo a crescere i quattro figli e purtroppo sta per perdere il lavoro: il suo contratto di lavoro agente commerciale non verrà rinnovato. La sua secondogenita dovrà essere sottoposta ad un delicato intervento al cuore. Come se non bastasse, la famiglia non può aiutarlo. La moglie non c’è, suo padre sta affrontando una brutta forma di tumore e sua sorella è rimasta vedova da poco. Marco, quindi, deve contare solo sulle forze. Troppe responsabilità da portare a solo e senza un lavoro è un’impresa impossibile.

Così, il papà si è rivolto alle Iene con un video, andato in onda il 31 gennaio, in cui chiede aiuto nella ricerca di un lavoro stabile che gli permetta di mantenere i figli. Marco è un perito commerciale con anni di esperienza come agente di  commercio per le industrie alimentari e nella gestione delle reti di vendita. Marco abita a Mondovì, in provincia di Cuneo, ma è disposto a spostarsi, ha spiegato nel suo appello.

Fortunatamente non c’è stato molto da aspettare. Numerose aziende hanno risposto all’appello e tra queste la “Beppino Occelli”, azienda casearia di Farigliano, situata a pochi chilometri da Mondovì, non lontano da casa di Marco. L’azienda, che è un marchio importante nel campo dei formaggi, ha offerto a Marco un contratto a tempo indeterminato. Per lui è la fine di un incubo.

Beppino Occelli, titolare dell’omonima azienda, ha spiegato così l’intenzione di offrire un lavoto al papà: “Ha avuto coraggio e umiltà. E pure la dignità di saper chiedere. E questo va premiato“. L’imprenditore comunque ha precisato che l’assunzione non è dettata da una scelta emotiva: “L’ho voluto conoscere, mi sono fatto un’idea precisa su di lui e solo allora ho deciso, non a scatola chiusa. Sono contento di averlo nella nostra famiglia“. Dunque si è svolto in colloquio in piena regola.

In merito al colloquio, Marco ha detto che “Beppino Occelli è stato meraviglioso, conosceva il mio percorso, la mia professionalità. Mi ha detto: una persona come te la voglio io. Sei assunto“. Comunque, la vicenda di Marco porta anche un grande insegnamento: “Questa storia ha innestato una solidarietà immensa. E mi sono detto: non siamo soli. Non più“.

Per noi vuol dire essere salvi. La nostra famiglia ora è al sicuro“, ha concluso il papà, riferendosi ovviamente ai suoi figli.

La storia è stata raccontata da Repubblica.

Che dire unimamme? Spesso da una vicenda drammatica nasce una nuova possibilità di vita.

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