Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona: argomenti e partecipanti

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Presentazione del Congresso Mondiale della Famiglie 2019 di Verona, il ministro Fontana (wcfverona.org)

Congresso Mondiale della Famiglie di Verona: temi trattati, relatori e ospiti.

Si parla da mesi del Congresso Mondiale della Famiglie di Verona per via dei temi trattati e dei partecipanti che interverranno. L’evento ha suscitato discussioni e polemiche e ora è arrivato il momento del suo svolgimento. Ecco di quali temi si occuperà il congresso e chi interverrà nelle vesti di relatore e di ospite.

Il Congresso Mondiale della Famiglie di Verona

congresso mondiale delle famiglieDal 29 al 31 marzo si terrà a Verona il Congresso Mondiale della Famiglie 2019 (World Congress of Families, WCF), intitolato “Il Vento del Cambiamento: L’Europa e il Movimento Globale Pro-Family“. Si tratta di evento pubblico internazionale, giunto alla tredicesima edizione, che ha l’obiettivo di promuovere la famiglia tradizionale fondata sul matrimonio, la tutela della vita e le politiche a favore della natalità.

Tra i relatori che interverranno al Congresso ci sono il Ministro dell’Interno e vice premier Matteo Salvini, il ministro per la Famiglia e la Disabilità Lorenzo Fontana, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il senatore della Lega Simone Pillon, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il sindaco di Verona Federico Sboarina e il vescovo di Verona Giuseppe Zenti. Saranno presenti anche numerosi ospiti internazionali.

Il Congresso prevede sessioni plenarie e seminari di approfondimento, con la partecipazione di 150 relatori provenienti da tutto il mondo. Le conferenze si terranno presso il Palazzo della Gran Guardia, in piazza Bra, dalle 8 alle 19 di venerdì 29 e sabato 30 marzo. Domenica 3, invece, la giornata si aprirà con una messa alle ore 7.15 e si concluderà con una marcia per la famiglia nelle strade della città.

Il Congresso Mondiale delle Famiglie (World Congress of Families, WCF) è un evento pubblico internazionale di grande portata che ha l’obiettivo di unire e far collaborare leader, organizzazioni e famiglie per affermare, celebrare e difendere la famiglia naturale come sola unità stabile e fondamentale della società. Importanti leader mondiali partecipano ogni anno al Congresso: nel 2018, il XII WCF in Moldavia fu ospitato dal Presidente Moldavo Igor Dodon; nel 2017 il governo ungherese collaborò alla realizzazione del XI WCF a Budapest con la partecipazione e direzione del Primo Ministro Viktor Orban“, si legge sul sito web della manifestazione di Verona.

Le tematiche che saranno affrontate al congresso di Verona:

  1. La bellezza del matrimonio
  2. I diritti dei bambini
  3. Ecologia umana integrale
  4. La donna nella storia
  5. Crescita e crisi demografica
  6. Salute e dignità della donna
  7. Tutela giuridica della Vita e della Famiglia
  8. Politiche aziendali per la famiglia e la natalità

Storicamente l’idea di organizzare un Congresso Mondiale delle Famiglie fu dell’americano Allan Carlson, ex funzionario dell’amministrazione Reagan, già presidente del “Centro Howard per la famiglia, la religione e la società”. Assieme ai sociologi russi Anatoly Antonov e Viktor Medkov, Carlson teorizzò che la crisi demografica occidentale era correlata alla rivoluzione sessuale e femminista e con lo scopo d’invertire il “trend negativo” diede vita, nel 1997 a Praga, al Congresso Mondiale delle Famiglie, sulla base dell’articolo 16 comma 3 della Dichiarazione universale dei diritti umani che afferma: “La famiglia è l’unità di gruppo naturale e fondamentale della società e ha diritto alla protezione da parte della società e dello Stato“. Secondo lo statuto del Congresso lo scopo è quello di “difendere la posizione della famiglia tradizionale in un momento di erosione della vita familiare e del declino dell’apprezzamento per le famiglie in generale“. Il Congresso difende strenuamente la famiglia naturale fondata sull’unione di un uomo e una donna suggellata col matrimonio. Dopo il primo Congresso di Praga, furono organizzati altri congressi internazionali a Città del Messico nel 2004, Varsavia nel 2007, Amsterdam nel 2009 e a Madrid nel 2012. Da quell’anno i congressi si svolgono con cadenza annuale. Quest’anno è toccato a Verona.

Il Congresso Mondiale delle Famiglie viene organizzato dall’Organizzazione Internazionale per la Famiglia (International Organization for the Family, IOF), il cui presidente è l’americano Brian S. Brown.

La precedente edizione del Congresso Mondiale delle Famiglie si era svolta a settembre del 2018 in Moldavia, coinvolgendo partiti e movimenti che difendono la “famiglia naturale” e il matrimonio indissolubile e che combattono l’aborto e le unioni civili.

Al congresso, come riporta il Corriere della Sera nel blog La27aOra, partecipò Matteo Salvini con un messaggio letto dal palco in cui si raccomandavano “i valori fondanti delle nostre culture” e “gli sforzi per proteggere la famiglia naturale”. Il Ministro dell’Interno italiano, va ricordato, è divorziato e ha avuto due figli da due donne diverse, dalla prima moglie e da una convivente.

L’Organizzazione Internazionale per la Famiglia si oppone alle unioni omosessuali e in genere al riconoscimento dei diritti per le persone LGBT. Per questi motivi l’organizzazione del Congresso Mondiale delle Famiglie a Verona è stato duramente osteggiato. Amnesty International ha definito il Congresso di Verona “ostile ai diritti umani.

Sempre a Verona sono inoltre previsti 3 giorni di “resistenza”: Non Una di Meno ha organizzato un corteo per parlare di diritti delle donne e delle persone LGBTQI,  “Verona Città Transfemminista” è il nome.

Non Una di Meno accusa il WCF di attaccare le donne, riconoscendole solo funzioni riproduttive e di marginalizzare le persone LGBTQI. A questa protesta hanno aderito diversi movimenti, non solo nazionali. Anche l’università di Verona si è opposta ed ha lanciato un appello firmato da centinaia di accademici contro la “patologizzazione dell’omosessualità” e perché l’aborto viene considerato come causa del declino demografico.

Le critiche al Congresso di Verona, tuttavia, non vengono solo dalle associazioni che tutelano i diritti delle persone LGBT e dalle associazione a difesa dei diritti umani. Don Luigi Ciotti, presidente e fondatore di Libera, ha definito “una vergogna” il congresso delle famiglie. Secondo il sacerdote “stiamo tornando tutti indietro. Papa Francesco ha indicato strade, percorsi, modalità, che aiutano a leggere l’oggi e a rimettere al centro la famiglia, e soprattutto la libertà, la dignità, la vita delle persone“. E il cardinale Pietro Parolin ha dichiarato: “Siamo d’accordo sulla sostanza, c’è qualche differenza sulle modalità”.

Di seguito il video che presenta il congresso:

E voi che ne pensate unimamme del convegno, dei temi trattati e delle modalità?

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