I consigli degli esperti per distrarre i bambini durante le analisi del sangue

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Gli esperti dell’Ospedale Bambino Gesù hanno dato dei consigli ai genitori su come affrontare al meglio il momento del prelievo del sangue dei bambini

Gli esperti dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma hanno messo appunto una serie di suggerimenti da dare ai genitori che devono accompagnare un bambino a fare il prelievo del sangue.

Gli specialisti suggeriscono un decalogo per i genitori e delle tecniche di svago divise per età, come riportato anche da Ok salute.

I consigli degli esperti dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù

Anche se è una procedura semplice e comune, accompagnare un bambino a fare un prelievo di sangue può generare anche nei genitori uno stato di ansia.

Gli esperti dell’ dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma hanno individuato delle tecniche che possono andare a ridurre lo stress ed affrontare il prelievo tranquillamente.

Gli specialisti dell’Istituto per la Salute del Bambino e dell’Adolescente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma suggeriscono alcune modalità di svago, divise per età:

  • Dai 0 mesi ai 3 mesi. Cercare di parlare a bassa voce e non fate movimenti bruschi ed improvvisi che li possano spaventare. Attivare stimolazioni sensoriali piacevoli come il cullare, cantare canzoncine, carezzare, offrirgli succhiotto o biberon con acqua dolcificata. Importante il contatto fisico: tenere in braccio il neonato può essere d’aiuto per diminuire il pianto.
  • Dai 3 mesi ai 2 anni. Anche per questa fascia di età valgono le regole precedenti. Ci si può aiutare con una musica dolce o con qualche giocattolo particolarmente interessante per il piccolo.
  • Dai 2 anni ai 4 anni. I bambini iniziano ad essere consapevoli di quello che accade intorno a loro. Bisogna distrarli attraverso il gioco, la lettura e sulle attività semplici. Un modo per distrarlo può essere quello di fare le bolle di sapone. Oppure adottare la tecnica del “guanto magico”, cioè dice al bambino che l’infermiera sta indossando un guanto speciale, che non fa sentire il dolore.
  • Dai 4 anni ai 6 anni. Ai bambini più grandi oltre a raccontare storie, leggere favole, giocare con i pupazzi, accendere il tablet o lo smartphone, la mamma e il papà possono applicare la tecnica di visualizzazione. Si chiede al bambino di concentrarsi su un’immagine mentale piacevole (ad esempio un luogo, un gioco, un cibo preferito) anziché sul prelievo. Il piccolo, poi, può essere coinvolto nella procedura che segue l’esame, come mettere il cerotto.
  • Dai 6 anni ai 13 anni. Il genitore può chiedere al bambino o al ragazzino di contareparlare di luoghi ed esperienze preferite, di giocare con il tablet o lo smartphone. Inoltre si può applicare la tecnica dell’interruttore: il piccolo deve visualizzare un interruttore in grado di diminuire la sensibilità del dolore dell’area della pelle dove viene effettuato il prelievo.

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Voi unimamme quali metodi avete dovuto utilizzare durante un prelievo di sangue per i vostri figli? Avete già utilizzate le tecniche descritte?

 

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