Medico di Rimini indagato per falsi certificati vaccinali

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Certificato medico (iStock)

Medico di Rimini indagato per falsi certificati vaccinali. Nella lente degli inquirenti anche 12 famiglie.

Forniva certificati attestanti vaccinazioni mai fatte, un medico di Rimini è stato indagato per il reato di atto falso aggravato. Nel mirino degli inquirenti anche le famiglie che avevano ottenuto i certificati falsi dal medico per presentarli alle scuole dei loro figli.

Medico di Rimini indagato: firmava falsi certificati sulle vaccinazioni

Cosa non si fa per evitare i vaccini. Un’altra brutta storia no vax ci arriva da Rimini. Dopo le multe ai genitori che non avevano fatto vaccinare i figli contagiati dall’epidemia di morbillo, ora apprendiamo che un medico è stato indagato per aver procurato ad alcune famiglie certificati falsi sull’avvenuta vaccinazione dei figli. Certificati da presentare a scuola, per l’ammissione alle scuole d’infanzia o per evitare le multe.

Si tratta di un medico anziano di Rimini con ambulatori anche nella vicina provincia di Pesaro. L’inchiesta è diretta proprio dalla Procura di Pesaro, sebbene le indagini siano affidate ai carabinieri di Riccione, dopo la segnalazione dell’Ausl di Rimini, avvenuta un paio di mesi fa.

La vicenda ha avuto inizio quando una madre convocata dalla Asl per far vaccinare la figlia aveva detto che era stata già vaccinata da un medico privato a pagamento. Alla richiesta di spiegazioni su quali vaccini la bambina avesse fatto, la donna non è stata in grado di fornire spiegazioni e in evidente difficoltà ha dovuto ammettere che la figlia non era stata mai vaccinata. La donna ha spiegato che era stato il marito, no vax convinto, a non volere che la loro figlia si vaccinasse e che lei lo aveva assecondato. Per evitare di fare vaccinare la figlia si sarebbero rivolti al medico privato, che a quel punto avrebbe firmato un certificato di falsa vaccinazione. Così la Ausl ha deciso di indagare e verificare tutti gli altri certificati rilasciati dal medico. A quel punto sono emerse delle circostanze poco chiare: i tempi delle vaccinazioni non avrebbero seguito il calendario vaccinale e alcuni sarebbero stati somministrati fuori dall’età prevista.

Inoltre, i certificati erano stati rilasciati quasi tutti nell’autunno del 2017, ovvero all’inizio dell’anno scolastico in cui la legge Lorenzin aveva introdotto i vaccini obbligatori a scuola per bambini e ragazzi da 0 a 16 anni. Un’ulteriore circostanza che ha fatto insospettire le autorità sanitarie.

La Ausl di Rimini ha così segnalato il medico ai carabinieri, che hanno rintracciato 12 famiglie che avevano ottenuto i certificati dal medico. Gli inquirenti hanno attestato la falsità dei certificati, che venivano rilasciati dal medico nei suoi ambulatori nel riminese e nel pesarese e poi comunicati alle Asl di zona per dimostrare la vaccinazione di bambini e ragazzi. I carabinieri hanno ascoltato le famiglie che si erano rivolte al medico, ma a quanto risulta nessuno ha ammesso che le vaccinazioni non erano mai avvenute, tutti tranne uno: un genitore ha detto che il figlio non era stato mai vaccinato. Quindi i certificati erano falsi e aveva pagato per ottenerli.

L’inchiesta va avanti, ma potrebbe allargarsi ad altre famiglie. Nel frattempo, il medico è il primo ad essere iscritto nel registro degli indagati, con l’accusa per il reato di atto falso aggravato. Per lo stesso reato potrebbero essere indagati anche i genitori che si sono fatti consegnare i certificati falsi, che rischiano anche per il reato di corruzione, avendo pagato per ottenere questi certificati.

Il medico indagato ha anche un passato controverso, essendo stato coinvolto in vicende giudiziarie relative a false certificazioni alle assicurazioni, spiega Il Resto del Carlino che riporta la notizia.

Che dire unimamme? Ci sono pochi commenti da fare. Avere a cura la salute dei propri figli e preoccuparsi è normale e legittimo, rifiutare strenuamente le vaccinazioni, che la comunità scientifica internazionale afferma essere efficaci e sicuri, è incomprensibile. Siete d’accordo?

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