Incinta di 33 settimane racconta com’è lavorare in prima linea | FOTO

Una mamma che lavora in ospedale a gravidanza avanzata vuole creare consapevolezza sulla sua condizione.

Incinta di 33 settimane racconta com’è lavorare in prima linea | FOTO Universomamma.it

Unimamme, a combattere il Covid- 19 ci sono anche loro, ovviamente, le mamme incinte. Taylor Poynter, una mamma 27enne assistente medica in ospedale ha voluto aumentare la consapevolezza su cosa voglia essere una donna incinta che lavora in ospedale ai tempi del coronavirus.

Una mamma incinta in prima linea condivide la sua opinione

Incinta di 33 settimane racconta com’è lavorare in prima linea | FOTO Universomamma.it

Taylor partorià in giugno il suo primo figlio e, sul suo profilo Instagram, ha pubblica delle foto del suo pancione che cresce. “Il mio post è partito come qualcosa per ricordare il mio terzo trimestre, ma è importante  che le persone riconoscano che quando le donne postano queste foto stanno celebrando la gravidanza nell’unico modo in cui possono. Penso anche che dia un’immagine chiara su come sono le nostre vite adesso. Questo è reale così come sembra, tutto riassunto in una foto. Riguardo a quale stadio della gravidanza tu sia, nessuna donna vuole sembrare così, stanca e grondante sudore, con la pelle piagata dalle mascherine. Sono appassionata nel difendere le donne che lavorano in prima linea e questo include rendere consapevoli le persone delle battaglie che combattiamo e che non dovremmo mai attraversare”.

Poynter ha avuto un aborto spontaneo prima di rimanere incinta e la gravidanza, in questo momento, non è stata una cosa semplice, tra gli ormoni, il desiderio di fare il meglio per il figlio e quello di aiutare i malati. La donna ha detto di essere stata a contatto con pazienti positivi al virus, ma ha comunque cercato di evitare i contatti frequenti per proteggere se stessa e il bambino. “Ma anche se sono incinta e nel mezzo di una pandemia questo non cambia il mio desiderio di aiutare i pazienti e i colleghi carichi di lavoro“. Dopo la pubblicazione della sua foto Taylor ha ricevuto dei commenti negativi a cui ha risposto. “Non vogliamo lavorare vicino ai pazienti infetti, non scegliamo di mettere noi stesse e i nostri piccoli a rischio, preferiremmo stare a casa, vogliamo profondamente proteggere i figli che non abbiamo ancora conosciuto”.

Taylor spera che condividere queste immagini aiuti le persone a comprendere l’importanza del distanziamento sociale e dello stare a casa per ridurre il numero dei contagi. Vorrei che le persone vedessero le donne incinte che lavorano in ospedale ora, che le vedano a contatto con i pazienti Covid 19, le persone dimenticano che non seguendo il suggerimento di stare a casa mettono a rischio gli altri, incluse le mamme incinte che ancora lavorano“. Anche Taylor, come altre mamme in attesa in questo periodo, ha dovuto rinunciare a diverse cose come il baby shower o agli incontri pre parto con il marito.

“Se potessi dire qualcosa alle persone che non sono nelle nostre scarpe sarebbe quello di non presumere che le donne incinte vogliano mettersi in prima linea in questo periodo o che siano delle cattive madri a causa della nostra situazione lavorativa. Non esiste una decisione giusta o sbagliata quando si tratta di lavorare in prima linea durante una gravidanza. Questo è un territorio inesplorato”. Unimamme, cosa ne pensate di questa testimonianza riportata su Today?

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