Gli effetti a lungo termine disastrosi del lockdown, dal semplice calo di memoria alla depressione bipolare: i bambini e gli adolescenti ne pagheranno più di tutti il prezzo.
Agghiacciante il quadro della situazione sui bambini e adolescenti dopo il lockdown, che disegna il direttore generale dell’OMS, Tedros A. Ghebreyesus, durante la sua conferenza stampa del 12 giugno 2020 a Ginevra. Secondo Ghebreyesus gli effetti indiretti nel lungo termine che questo lockdown avrà sui bambini e gli adolescenti sono più gravi del numero di vittime provocati dal coronavirus.
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I nostri figli dopo il lockdown sono pericolosamente a rischio di ansie, depressione, cyberbullismo, molestie su internet perchè la loro vita reale e relazionale è stata per mesi azzerata e si sono trovati a passare gran parte del loro tempo su dispositivi digitali.
Anche la loro salute fisica è a rischio, hanno dovuto smettere ogni attività fisica ed il consumo di alcol e droghe è aumentato: questo avrà un impatto a lungo termine sulla loro salute.
Questi rischi sono inoltre enfatizzati dal non poter aver accanto le loro solite figure di riferimento, insegnanti o psicologi della scuola, o la mancanza di programmi di supporto e prevenzione sanitaria della scuola.
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Ma è soprattutto l’abuso di dispositivi elettronici e di internet ad aver causato questo malessere ai ragazzi, del resto sono ormai moltissimi gli studi psichiatrici che hanno osservato nei ragazzi , disagi come:
Ancora non sappiamo se le scuole riusciranno a riaprire a settembre, o se ci troveremo nella stessa situazione di lockdown che abbiamo già vissuto, o se sara soltanto parziale, nel frattempo dobbiamo approfittare dell’estate per portare i nostri figli fuori, in mezzo alla natura, capace di disintossicare i nostri figli dalla dipendenza dalla tecnologia. Gli psichiatri stessi prescrivono ai ragazzi 4 settimane di immersione totale nella natura, all’aria aperta e un “digiuno dalle tecnlogie”, in modo che i loro neurotrasmettitori possano ritrovare il loro assetto più giusto ed equilibrato.
Anche l’Organizzazione mondiale della sanità invita da tempo i ragazzi tre i 5 e i 17 anni a fare minimo 60 minuti di attività al giorno nella natura. Quindi dopo tanti mesi di reclusione conviene approfittare di tutto quello che offre il nostro bellissimo Paese: sole, vento, mare, spiagge, laghi, montagne, boschi, campagna.
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