Molly, bambina dei record: l’embrione da cui è nata aveva quasi 30 anni

Una bambina è venuta alla luce da un embrione congelato molto tempo fa.

embrione
Foto da Adobe stock

Unimamma, oggi vi raccontiamo la storia di una nascita molto particolare, che è avvenuta in un Paese diverso dal nostro.

Bambina, mamma e sorella sono quasi coetanee: la storia

Si tratta di una vicenda che affonda le sue radici nel contesto dell’infertilità.

La protagonista è la piccola Molly, una tenera bambina di appena 2 mesi.

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La piccola Molly è nata nell’ottobre del 2020 ed è la prima bambina ad essere venuta alla luce da un embrione congelato 27 anni fa. Molly Gibson ha superato anche il record stabilito dalla sorella maggiore Emma, nata da un embrione congelato 24 anni fa. Nel mondo, non solo negli Usa dove si è svolta questa vicenda, ci sono moltissimi embrioni congelati, anche da diverso tempo.

Tina e Benjamin Gibson sono una giovane coppia americana in cui lei, insegnante di scuola elementare, ha 29 anni e lui, analista di cybersicurezza, ha 36. Papà Benjamin aveva problemi di infertilità , ma tre anni fa hanno trovato un modo per coronare il loro sogno di genitorialità.

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Si sono rivolto alla Nedc (National Embryo Donation Center), un ente che conserva gli embrioni congelati che le coppie che hanno fatto la proceazione assistita hanno stabilito di non utilizzare e di donare, per esempio a coppie che hanno problemi di fertilità.

Con la figlia maggiore Emma la coppia, dopo aver sentito una trasmissione televisiva locale nello stato del Tennessee i congiugi Gibson si era rivolti alla Nedc per “adottare” un embrione congelato 24 anni prima. Ora, invece, è nata Molly, venuta al mondo dagli stessi embrioni lasciati dalla coppia da cui i Gibson hanno avuto Emma.

Quindi le due bambine figlie dei Gibson sono sorelle a tutti gli effetti e non solo perché la mamma Tina, le ha portate in grembo per 9 mesi. Gli embrioni da cui sono nate queste due bambine: Emma e ora Molly sono stati lasciati nel 1992, quando la loro mamma, Tina Gibson, non aveva ancora compiuto 2 anni. In pratica, cronologicamente, se la natura avesse fatto il suo corso mamma e figlie potrebbero essere quasi coetanee.

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Il 95% delle coppie che si rivolge alle associazioni cristiane come la Nedc ha problemi di infertilità. Questa associazione risale a 17 anni fa e, fino adesso, è riuscita a far adottare più di 1000 bambini. La coppia che dona gli embrioni può scegliere per un’adozione chiusa o aperta. In quest’ultima circostanza ci può essere uno scambio di e -mail o un rapporto più fisico.

Se vi state chiedendo quanto a lungo può essere conservato un embrione, ecco la risposta dell’embriologa Laura Rienzi che su Repubblicaprecisa che la conservazione di un embrione al fine poi di far nascere un bambino è lunghissima, l’embrione infatti viene tenuto nell’azoto liquido a – 195°, quindi le attività degenerative della cellula si bloccano ed essa rimane viva.

Molly Gibson
fonte NATIONAL EMBRYO DONATION CENTER

Secondo una ricerca pubblicata su Human Reproduction, in cui sono stati testati più di 24 mila pazienti si è indagata la durata della vitrificazione sulla gravidanza e sui risultati clinici, i risultati sono buoni. Col tempo si nota una lieve riduzione del tasso di gravidanza, ma niente di preoccupante. Per quanto riguarda eventuali patologie, ecc… i risultati sono gli stessi pari all’uso di embrioni freschi.

Anche in Italia, come accennato, ci sono migliaia di embrioni congelati. Nel 2015 erano 34 mila, di cui 15 mila abbandonati. L’avvocato Filomena Gallo, dell’associazione Luca Coscioni sottolinea che in America vige un’altra legislazione e che il caso di Molly è una tecnica eterologa. Senza un atto che dimostri che la coppia vuole donare gli embrioni o donarli alla ricerca non si possono toccare.

Infine le coppie si sono sottoposte agli esami per la fecondazione omologa, cioè interna alla coppia, questi sono diversi a quelli per una donazione.

Tornando ai Gibson, pare che Emma ami la sua nuova sorellina. “La presenta a tutti dicendo: questa è la mia sorellina Molly”. Tina Gibson da parte sua ama le somiglianze tra le due figlie, per esempio la piccola ruga tra le sopraccigilia quando le bambine sono arrabbiate o turbate.

Unimamme, voi cosa ne pensate di questo caso di cui si parla sulla BBC? Noi vi lasciamo con un approfondimento sull’infertilità maschile.

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