Li amiamo alla follia, ma abbiamo il compito di educarli: occhio a questa cattiva abitudine, rischi di rovinare l’autostima di tuo figlio
I nostri bambini sono il grande amore della nostra vita. Li amiamo follemente e vorremmo proteggerli da tutto e saperli sempre felici. Il nostro compito di genitori è anche quello di educarli, ma spesso commettiamo degli errori senza rendercene conto. Così finirai per rovinare l’autostima di suo figlio: è una cattiva abitudine da eliminare subito.
Sappiamo bene che non esiste una ricetta magica per crescere i figli nel modo giusto. Non c’è una regola che sia infallibile, un modello che non abbia lacune. E, soprattutto, che siamo umani e questo comporta la possibilità di cadere in errore pur senza volerlo o magari senza rendercene conto. Capita, infatti, che credendo di star agendo nel migliore dei modi e nell’interesse dei bambini anche gli adulti sbaglino senza avere coscienza. Noi vogliamo farvi notare una circostanza in particolare e spiegarvi perché sarebbe meglio evitarla.
Quando iniziano a comprendere, parlare e riconoscersi come persona a se stante, il nostro bambino inizia ad esprimere a pieno tutte le sue infinite potenzialità. A svelare i suoi talenti, le sue predisposizioni, i suoi interessi. E noi lo accompagnano con entusiasmo, fieri e orgogliosi, commossi dall’intelligenza brillante e acuta che è in grado di mostrare.
Premiare, anche a parole, i loro traguardi e successi è fondamentale e importante per l’autostima dei nostri figli, ma non dobbiamo cadere in una trappola che è molto comune tra i genitori e che, invece di portare a risvolti positivi, potrebbe fare l’esatto contrario. Chiariamo per bene nelle prossime righe.
Lodare i nostri bimbi è importante, come abbiamo detto. Ma dobbiamo fare attenzione a quali parole decidiamo di utilizzare. I nostri figli prendono molto seriamente ciò che diciamo loro, per questo abbiamo un grande ascendente su di loro. Dire ad un bambino che è il migliore, il più bravo del mondo, che di sicuro farà grandi cose, sono complimenti che dovremmo formulare nel modo giusto.
Il motivo? Potrebbe provocare due conseguenze inaspettate e non troppo positive, soprattutto per la loro autostima. La prima riguarda il fallimento. Se ripetiamo come un mantra a nostro figlio che non c’è nessuno più bravo di lui e poi si ritrova a scuola, sul campo da calcio o ad una recita scolastica in cui, effettivamente, qualcun altro si mostra “migliore” cosa accadrà? Il nostro piccolo si ritroverà confuso e spaesato, magari arrabbiato e frustrato, non comprenderà come sia possibile se gli abbiamo sempre detto che è il meglio del meglio.
Allo stesso tempo, crescendo, l’ansia da prestazione giocherà un ruolo non da poco. Sovraccaricarlo di aspettative, anche a lunghissimo termine, potrebbe provocargli una forte preoccupazione di deluderci. Per questo occorre saper dosare lodi e complimenti utilizzando le parole più appropriate, e, soprattutto, ricordare che fallire, sbagliare, cadere, fa parte della vita.
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