Cambiano le regole per il rumore in casa: attenzione a non commettere errori perché potresti rischiare delle multe salatissime.
Se già normalmente la convivenza non è di per sé una cosa facile, diventa ancora più complicato quando si tratta di coabitare con persone completamente estranee al nostro nucleo familiare, cioè quando ci troveremo ad avere a che fare non con uno, ma con un intero condominio.
Abbiamo tutti quel vicino ficcanaso che non fa altro che spiarci dall’occhiello della porta e che non farà altro che aspettare un nostro passo falso per farci subito la morale. Una situazione sicuramente insostenibile, soprattutto se la sua diventa una vera e propria ossessione. C’è però un dato di fatto che non deve essere mai tralasciato, ossia che ogni condomino ha delle regole e come tali devono essere rispettate. Quindi, per evitare di avere a che fare con il vicino impiccione, basterà semplicemente attenersi a questo piccolo vademecum e si eviteranno spiacevoli situazioni.
Fra i principali motivi di litigi tra i vicini i rumori molesti sono senza dubbio tra le cause maggiori. Seppur in certe occasioni sono sicuramente sopportabili, molto spesso e senza nemmeno rendersene conto, si va ben oltre il limite consentito. Tale limite, viene fissato dalle regole condominiali, che in genere sono le stesse un po’ ovunque e che possono subire delle piccole variazioni nel fine settimana.
Rispettare gli orari di silenzio condominiale è una cosa che non si potrà evitare di fare e non solo per evitare liti con i vicini, ma soprattutto per non rischiare di andare incontro a sanazioni anche piuttosto considerevoli. Per evitare di ritrovarsi in situazioni per nulla piacevoli, è importante capire cosa s’intende per rumori molesti, eccoli quindi nello specifico:
Una volta capito questo, ebbene sapere che in genere gli orari di silenzio vanno dalle 13:00 alle 16:00 e dalle 21:00 fino alle 08:00 del mattino dopo. In queste fasce di tempo è preferibile evitare i rumori sopracitati. Dopo i primi avvertimenti, dove i condomini chiederanno di porre fine a questi schiamazzi, si potrà porre la questione durante un’assemblea condominiale e se nemmeno dopo la cosa dovesse cessare, si può sempre fare appello all’ articolo 844 del Codice civile e far recapitare al condomino molesto una lettera di diffida.
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