Qualità della vita, dove è meglio far crescere un figlio in Italia: la classifica

Ci sono città dove la qualità della vita è migliore. Ecco la classifica dei luoghi dove sarebbe meglio far crescere i propri figli. 

L’Italia, pur essendo un Paese unito, presenta notevoli differenza fra regioni e regioni. Paese che vai usanze che trovi si dice solitamente, e non è certo un luogo comune, anzi. In ogni specifica regione ci sono determinati modi di fare, rapportarsi agli altri ed anche di parlare. Questa disuguaglianza può essere anche vissuta come una sorta di valore aggiunto, ma dipende dai punti di vista.

città dove si vive meglio
Qualità della vita delle città italiane Universomamma.it

Ciò che emerge da già molti, forse anche troppi anni sono le differenze economiche fra le varie regioni. L’Italia sembrerebbe essere divisa in due più o meno all’altezza di Roma. Difatti a partire dal secondo dopoguerra, con un boom negli anni 60 e 70, il Nord Italia ha visto crescere il numero di fabbriche ed aziende. Il cosiddetto triangolo industriale tra Milano, Torino e Genova ha fatto si che le regioni settentrionali diventassero sempre più ricche, mentre il Sud rimaneva arretrato e con scarse risorse. Ad oggi, a distanza di diversi decenni dal processo di boom economico, la situazione non è molto cambiata.

I giovani meridionali, magari laureati e qualificati, sono costretti a lasciare la propria regione per spostarsi verso il Nord dove possono avere accesso ad una carriera più ambiziosa. Al Sud c’è poco lavoro, e talvolta è molto sottopagato. Ed anche a livello di vivibilità la situazione non sembra migliorare. Città sporche, con pochi servizi e scarse attrattive culturali. La classifica sulla qualità della vita mette in risalto le notevoli differenze fra Nord e Sud.

Qualità della vita: in quali città si vive meglio?

Dunque senza voler cadere nella retorica delle differenze tra le regioni meridionali e quelle settentrionali, ci baseremo sui dati emersi dalla classifica della qualità della vita nelle città italiane. Il rapporto annuale del Sole24 certifica che la città con la qualità di vita migliore è Bologna. Il capoluogo emiliano offre il meglio che si possa desiderare. Servizi, efficienza, offerte di lavoro, ottima viabilità e soprattutto assistenza sanitaria. Sul podio configurano Bolzano e Firenze e Siena. Insomma le città emiliane e toscane sembrano essere fra le migliori come qualità di vita.

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Bologna, città più vivibile- Universomma.it

Grandi città come Torino e Milano appaiono invece in discesa. Ciò che appare, però, più lampante è che, esclusa la Sardegna, bisogna   attendere la 66esima posizione per trovare una città del Sud. Al 66esimo posto c’è infatti Bari, la quale  occupa, rispetto ad altre città meridionali  una posizione piuttosto alta. In fondo troviamo capoluoghi di provincia della Campania, Puglia, Sicilia e Calabria. La maglia nera, infatti, va proprio a Crotone. Con questa classifica non si vuole demonizzare certo il Sud, anzi. Difatti va ricordato che le regioni del Sud hanno una tradizione storica importantissima. Basti pensare a Napoli, sede di una delle Università più antiche, o la stessa Crotone, sede della scuola pitagorica.

Tuttavia  la storia e le tradizioni storiche-culturali  vanno coltivate. Una città ha bisogno di servizi, strutture sanitarie in grado di accogliere e dare assistenza ai cittadini, e soprattutto di lavoro. Per non parlare delle aree verdi, indispensabili per le famiglie con bambini. Parchi e giardini adatti ai più piccoli mancano nelle città meridionali, e laddove ci sono non offrono attrezzature adeguate ai bambini. Le regioni meridionali, scrigno di un patrimonio artistico-culturale inestimabile, dovrebbero partire dalla riqualificazione del loro passato, affinché possano pensare al futuro in modo diverso.

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