Linfonodi gonfi nel bambino: cause, sintomi e cosa fare

I linfonodi, piccole strutture a forma di fagiolo disseminate in tutto il corpo, svolgono un ruolo cruciale nel sistema immunitario sia degli adulti che dei bambini.

Funzionando come filtri biologici, i linfonodi analizzano il sangue proveniente dalle zone circostanti alla ricerca di microorganismi estranei per organizzare una risposta immunitaria adeguata.

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Linfonodi gonfi nel bambino: cause, sintomi e cosa fare(Universomamma.it)

La loro capacità di ingrossarsi in risposta a varie condizioni è un meccanismo difensivo naturale, ma quando si verifica nei bambini può suscitare preoccupazione nei genitori.

La palpabilità dei linfonodi nei bambini è un fenomeno comune e spesso innocuo. Circa il 40% dei bambini sani presenta linfonodi cervicali palpabili, con una percentuale che aumenta significativamente tra i 4 e gli 8 anni.

Questa maggiore evidenza del tessuto linfatico nei più piccoli non indica necessariamente la presenza di una patologia; al contrario, rappresenta l’attivazione del sistema immunitario in risposta a fattori esterni.

Infezioni come causa principale di linfonodi gonfi

Le cause dell’ingrossamento dei linfonodi nei bambini sono prevalentemente legate alle infezioni. Ad esempio, i linfonodi situati nel collo tendono ad ingrandirsi durante episodi di faringite per contrastare l’infiammazione della gola. Questo processo riflette la funzione primaria dei linfonodi: quella di combattere le infezioni filtrando il sangue da agenti patogeni e producendo anticorpi.

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Linfonodi gonfi nel bambino: cause, sintomi e cosa fare(Universomamma.it)

Nonostante l’associazione comune tra i linfonodi ingrossati e le malattie tumorali possa generare ansia, è importante riconoscere che tali casi sono molto più rari nei bambini rispetto agli adulti. Tuttavia, esistono alcuni segnali d’allarme che richiedono attenzione medica immediata:

  • Linfonodi aumentati per più di quattro settimane;
  • Linfonodi maggiori di 2 cm;
  • Posizionamento insolito dei linfonodi ingrossati (ad esempio sopra le clavicole);
  • Consistenza dura o fissità al tatto;
  • Sintomi aggiuntivi come febbre persistente, perdita di peso involontaria o dolore alle ossa.

In presenza di uno o più di questi sintomi è fondamentale consultare un pediatra per una valutazione approfondita. Il medico potrebbe decidere di effettuare ulteriori indagini diagnostiche come analisi del sangue o ecografie per comprendere meglio la causa dell’ingrossamento e stabilire il trattamento più adeguato.

Nel caso specifico dei linfonodi ingrossati a livello del collo dovuti a faringite o altre infezioni localizzate nella bocca o nella gola, il pediatra valuterà attentamente i sintomi associati prima di procedere con eventuali terapie specifiche.

Sebbene nella maggior parte delle situazioni i linfonodi tornino alle loro dimensioni normali senza necessità d’interventi particolari entro circa due settimane dall’inizio dell’infezione, ci sono casi in cui può essere necessario avviare trattamenti mirati come la somministrazione di antibiotici contro linfoadeniti batteriche persistenti.

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